Top

MARTHA HIGH + OSAKA MONAURAI

Sapendo che il padrino del soul e i suoi compari non erano noti per la loro morigeratezza nei confronti del gentil sesso, ci sono buone probabilità che nel corso di una loro tournée in Giappone abbiano disseminato i geni del funk nella popolazione locale. Altrimenti, sulla base delle leggi di Darwin, risulta inspiegabile la padronanza del linguaggio funk di questo combo con gli occhi a mandorla. Gli Osaka Monaurail sono ormai diventati una delle più importanti formazioni al mondo a proporre il ritmo sincopato inventato da Mr Dinamite e soci, con personalità ed originalità. E ne sono ben consci.

Verso le 11,15 la band sale sul palco e attacca con un pezzo funky strumentale giusto per scaldare l’auditorio, e senza soluzione di continuità passano ad uno swing, perfetto per introdurre il leader della band, Ryo Nakata, che sale sul palco e dà il via alle danze con due brani dall’ultimo album degli OM, Riptide e l’irresistibile Fruit Basket, degno del migliore James Brown. Da navigato showman Ryo invita il pubblico in una danza scatenata al ritmo della leggendaria Sex Machine, per poi introdurre l’entrata in scena della funky diva tanto attesa, Martha High. Martha riempie la scena con la sua personalità e il suo carisma. Il pubblico si aspetta i brani del suo ultimo album, ma lei preferisce svicolare e proporre altri brani del repertorio dei JBs. Il pubblico è in visibilio, coinvolto e trascinato dal ritmo incalzante della “monorotaia di Osaka”, e a questo punto Martha introduce Think (about it) della indimenticabile Lyn Collins. Quindi Martha si prende una breve pausa e gli Osaka Monaurail riempiono l’assenza con qualche strumentale dei JBs, fino a quando non si attacca The Payback, pezzo che invita Martha a rientrare in scena. Ed è di nuovo delirio. A questo punto del concerto arriva il momento più toccante: Martha introduce il brano This Is My Story, la canzone che cantava insieme alle Jewels e che le fece conoscere ed apprezzare da James Brown. Dedica la canzone alle sue amiche e colleghe di tanti anni e nel corso del brano, momento toccante, Martha grida il suo amore per queste amiche per la maggior parte scomparse. In questi momenti la voce di Martha raggiunge vertici altissimi e tocca le corde più profonde dell’anima dei presenti. Io stesso sono colto da commozione di fronte a questa dichiarazione d’amore espressa con una forza ed una voce di rarissima intensità.

Dopo un’ora e mezza di spettacolo, il concerto volge al termine, tra giochi con il pubblico e ritmi funky travolgenti. Martha rispolvera vecchi successi dal suo repertorio e il concerto si conclude tra le urla dei presenti. Per il bis Martha e gli Osaka Monaurail ripropongono un vecchio successo di Lyn Collins, Rock Me Again And Again And Again And Again, dilatato e stravolto per l’occasione, che, dopo oltre due ore, chiude degnamente un concerto favoloso.

Gianni Tarello

Milano | Biko | 25 novembre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi