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MARK FRY | Intervista

Autore da giovanissimo di un disco pubblicato in Italia nel 1972 (Dreaming With Alice), assurto in seguito a vero e proprio culto psych-folk e rarità per collezionisti, Mark Fry ha lasciato in secondo piano la musica per quasi quarant’anni, senza però mai abbandonarla del tutto. Mentre costruiva una carriera di apprezzato pittore e attraversava esperienze di vita non certo comuni (ad esempio sei mesi trascorsi in Africa, sul delta del Niger), le canzoni sono state sempre con lui, restando soltanto latenti in quell’osmosi tra note e colori che riassume la sua tavolozza artistica. Sulla scia di una ristampa di Dreaming With Alice, le canzoni scritte nel corso degli anni sono tornate a materializzarsi nel 2008, raccolte in Shooting The Moon, disco che non si può considerare un organico secondo album. 
Quello di Mark Fry non è stato tuttavia un ritorno estemporaneo, perché la sua nuova vita da cantautore è di fatto cominciata da quando è entrato a far parte del collettivo di artisti che gravitano intorno all’etichetta Second Language…su Rockerilla 420 Ottobre l’intervista di Raffaello Russo.

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