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L’ultimo addio a Florian Schneider, padre fondatore dei Kraftwerk

La notizia è rotolata come una slavina di pietre sideree sulle nostre teste. Florian Schneider, membro fondatore dei Kraftwerk, ci ha lasciato, stroncato dal cancro all’età di 73 anni. La notizia diffusa da Billboard è stata confermata da Ralf Hütter, cofondatore della grande formazione tedesca che già a partire dal 1969 (se si considera il progetto pre-Kraftwerk degli Organisation) ha ridefinito regole e sintassi della musica contemporanea per farsi paradigma e fonte d’ispirazione imprescindibile per le generazioni a venire (incluso il David Bowie del periodo berlinese, con particolare riguardo all’album Heroescontenente la traccia tributo intitolata V-2 Schneider), ancor oggi faro luminoso fra gli epigoni della scrittura elettronica che popolano ogni angolo del globo terracqueo. Con l’amico Ralf Hütter, conosciuto alla Robert Schumann Hochschule di Düsseldorf, il polistrumentista Florian Schneider avviò un discorso musicale che usciva dai canoni della forma strutturata sino ad allora conosciuti, originariamente influenzati dalle avanguardie di compositori quali Stockhausen e Schaeffer. L’alchimia che scattò fra i due mise in atto un percorso pioneristico di sperimentazione musicale quantomeno coraggiosa che all’epoca fu etichettata dalla critica specializzata con un neologismo non così lusinghiero quale Krautrock, senza sapere che grazie a questi fuoriclasse assoluti della nuova musica nulla sarebbe stato più lo stesso.  Aldo Chimenti

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