LONDON BY NORSE
Day 3 | Londra, The Coronet | 19 Marzo
Quando London By Norse, uno dei pacchetti live più interessanti fu annunciato l’anno scorso, la reazione da parte della comunità metal è stata assolutamente positiva. Non a caso, le tre date previste per l’evento hanno registrato in pochissimo tempo il meritato sold-out, a conferma che la selezione esclusiva delle tre band norvegesi previste è stata studiata alla perfezione. Tre le giornate in programma per questo pacchetto esclusivo con concerti al Dome, all’Underworld e per concludere, al Coronet una venue storica situata nella parte sud-est di Londra, con un set molto teatrale che si addice magnificamente a questa serata unica. Con i Wardruna in apertura, l’atmosfera si riempie di magia, le sfumature calde e passionali del loro sound vengono rese ancora piu intense dalla voce profonda del frontman Einar “Kvitrafn” Selvik che nella sequenza Thurs e Gjallahorn raggiunge l’apice della perfezione. La spiritualità nordica regna sovrana in questo palco allestito come un altare, con la presenza di una moltitudine di strumenti in particolare di percussioni, ci si sente trasportati in un altro universo, dove regna la pace dei sensi. I ritmi si accentuano e acquistano velocità con l’arrivo degli Enslaved, visibilmente caricati a mille dal successo ottenuto nelle due serate precedenti. Death In The Eyes Of Down mette in moto un set elettrizzante, grazie alle peripezie chitarristiche di Ivar Bjørnson che con i suoi tradizionali riff scatena un vero entusiasmo collettivo. Giants e Roots Of The Mountains sono eseguite con la tradizionale maestria degli Enslaved che ancora una volta si confermano ai massimi livelli.
Per concludere questa serata indimenticabile, ai londinesi viene offerta una vera chicca, gli Skuggsjá, nati dalla collaborazione tempestosa tra i Wardruna e gli Enslaved. Il pubblico appare letteralmente esterrefatto dal sound divino e oscuro al tempo stesso. La teatralità di questo spettacolo toglie il fiato: Tore Hund è un vero inno alla gloria e con le note eteree e sensuali di Ull Gjekk si chiude un set che verrà sicuramente ricordato a lungo.
Fabiola Santini (testo e foto)