LAURENT GARNIER Off The Record
Chet Baker da una parte, Laurent Garnier dall’altra. Apparentemente distanti, ma uniti da una passione per la musica fuori dal comune. La Wanted Cinema distribuisce due film dall’impatto emotivo devastante, se non altro per il movimento tellurico viscerale provocato dalla visione di due opere attorno a due personaggi controversi, amati ma apparentemente invisibili. Capaci in ogni caso di stravolgere il mondo della musica e farlo tremare sotto i loro incantesimi musicali.
LAURENT GARNIER Off The Record (2021)
‘La domanda è: perché mi sono buttato nella musica house? Forse mi sbagliavo, ma penso davvero che sia perché ero un grande amante della musica. Amavo la disco, amavo il reggae, adoravo la new wave, amavo il punk, amavo il soul. L’house e la techno sono l’essenza di tutto messo insieme. La musica house era quella che stavo aspettando’. Si parte sul trattore e si termina sul trattore. Sembra ‘Una storia vera’ (di David Lynch) e infatti la storia è tutta autentica. Diretto da Gabin Rivoire, attraverso esclusive immagini d’archivio e filmati del recente tour mondiale, l’artista che, dagli anni ’80 ad oggi da figlio di un proprietario di luna park a Cavaliere della Legion d’Onore, ha raggiunto livelli impensabili di carriera, racconta la sua straordinaria passione per la musica, impreziosita da interviste e testimonianze di grandi colleghi (tra i quali Carl Cox, Jeff Mills e The Blessed Madonna). Laurent fa piangere, Laurent sottolinea quanto sia fondamentale arrivare dal clubbing e vivere da clubbers, Laurent è il dj più umano sin qui esistente. Dal 10 Gennaio 2022 in queste sale:
JAZZ NOIR Indagine sulla misteriosa morte del leggendario Chet (2018)
Chesney Henry ‘Chet’ Baker, Jr. è stato un trombettista e cantante statunitense tra i principali esponenti del cool jazz, noto per un atteggiamento lirico e intimista. Il film, firmato dal regista olandese Rolf van Eijk, si apre sulla morte improvvisa di Chet, precipitato dalla finestra di un albergo nella zona del quartiere a luci rosse di Amsterdam il 13.05.88, e ripercorre i suoi ultimi giorni di vita, dagli studi di registrazione degli anni ‘80 alle tracce originali delle ultime incisioni in vita. Un racconto noir ben costruito tra genio e sregolatezza, accentuato dal tormento della tossicodipendenza, nota stonata di una carriera giunta al tramonto, eppure flusso inevitabile per una serie di capolavori eseguiti (anche) sotto l’effetto devastante delle droghe. Un uomo (per lungo tempo) sotto le mille luci dei riflettori, spentosi nella solitudine più totale sotto un raggio di invisibilità che lo teneva lontano dalle pressioni del mainstream. Samuel Chamey