Top

KERRETTA | Intervista

Quando i tre Kerretta si incontrano ad Auckland nel 2005 hanno già un bagaglio di esperienze da condividere: Hamish Walker ha suonato negli Avotor, William Waters nei Meterman e David Holmes ha prodotto una manciata di dischi tra i quali i tre degli Jakob, la band post-rock di Napier, che deve aver influenzato non poco il suono dei giovani Kerretta.

I tre musicisti si incontrano ogni domenica pomeriggio per suonare lunghe jam da riascoltare poi comodamente a casa. Nel dicembre del 2007 viene pubblicato su 7”, dalla Midium Records, il loro primo singolo Death In The Future

Il lato B, Wisnierska, finisce in una compilation che segna a suo modo i contorni della scena: Stoner Doom – vol.1.

Dopo la pubblicazione del 12” Antient la band vola negli Stati Uniti per il primo tour americano. L’entusiasmo è alle stelle e il loro album d’esordio, Vilayer, pubblicato nel 2009 dalla label tedesca Golden Antenna, viene selezionato per i Taite Music Prize. 

Due anni più tardi esce il secondo album, Saansilo, sempre su Golden Antenna, e la band continua a suonare il più possibile, aprendo i concerti a gruppi del calibro di Mono e Isis.

A settembre esce il terzo disco dei Kerretta, Pirohia (v. recensione nella rubrica Subterranea), ancora una volta per la benemerita Golden Antenna, l’occasione per scambiare quattro parole con la band…su Rockerilla 409 Settembre l’intervista di Roberto Mandolini.

Kerretta-press-image-high-res

 

Condividi