SURMAN E STORAAS / ONJGT SYNTHESIS
Casa del Jazz, Roma – 5 Luglio 2023
John Surman si presenta sul palco estivo della Casa del Jazz con un piccolo flauto di legno con il quale ha spesso cominciato i concerti degli ultimi anni. L’amico Vigleik Storaas lo segue da vicino al pianoforte con grandi accordi possenti e decisi. I due si sono incontrati ai tempi dell’imperdibile Nordic Quartet (ECM, 1995) e da allora non si sono mai persi di vista. Poi Surman prende i suoi sassofoni (tenore, alto e soprano) e ci racconta di come con la sua musica cerchi di creare “invisible threads” tra le persone, proprio come il titolo del suo ultimo album pubblicato dalla solita ECM nel 2018 (il nuovo lavoro del sassofonista inglese è atteso per il 2024). In poco più di un’ora Surman e Storaas suonano una mezza dozzina abbondante di loro brani, vecchi e nuovi, chiudendo la scaletta con una vertiginosa versione di Druid’s Circle, prima del caloroso bis.
La serata era iniziata poco dopo le nove con il concerto durato poco meno di un’ora della nuova ONJGT (Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti) Synthesis di Paolo Damiani (violoncello), con Anais Drago (violino), Camilla Battaglia (voce), Francesco Fratini (tromba), Giacomo Zanus (chitarra), Federica Michisanti (contrabbasso) e Francesca Remigi (batteria). Il suono dell’Orchestra è caldo nella fantastica sezione ritmica e più freddo e astratto nelle parti dei bravissimi solisti. La prima lunga medley che ha aperto il concerto, firmata da Damiani, mette subito in mostra le abilità di Zanus e della coppia Michisanti/Remigi nel costruire un tappeto ritmico che sarebbe potuto durare per l’intero concerto. Roberto Mandolini