INSOMNIUM + FLESHGOD APOCALYPSE + STAM1NA
Londra | The Underworld | 7 Novembre
Italia e Finlandia sono rappresentate da tre band di tutto rispetto in questo live sold-out. Per i finlandesi Stam1na, originari della cittadina di Lemi questa è un occasione davvero speciale: nonostante sia una delle band metal più note in Finlandia sin dagli esordi nel 1996, questa è la prima volta che suonano in Regno Unito. La venue è stipata all’eccesso e il loro thrash metal miscelato al prog e al death, risulta una combinazione vincente per caricare il pubblico a dovere. Il loro stile è roccioso, bombastico e compresso: il frontman Antti Hyyrynen dimostra di sapere gestire un pubblico molto esigente, con peripezie sul palco che meritano una serie interminabile di applausi. Il loro ultimo album SLK (abbreviazione per “salli luonnollinen kuolemaa”, che ci traduce in “soccombi alla morte naturale”) è uscito lo scorso febbraio e merita sicuramente attenzione. Le cose cambiano drasticamente con l’orgoglio italiano dei Fleshgod Apocalypse: la loro presenza è sinonimo di grandeur sinfonico. Con l’arrivo sul palco di Veronica Bordacchini (aka: Veronica Yale Dioma) corista lirica della band, il pubblico esulta e sulle prime note della splendida The Hypocrisy, tratta dal loro capolavoro Agony, uscito nel 2011 ancora una volta i nostri dimostrano di essere una delle migliori realtà symphonic metal in circolazione. Il set si evolve tra la perfezione assoluta di armonie grandiose e attacchi irruenti, il tutto reso tradizionalmente irrefrenabile, come un magma ribollente, grazie al growling del bravissimo Tommaso Riccardi e alle sue sciabolate di chitarra che duellano con Cristiano Trionfera. il drumming del batterista Francesco Paoli è come una chiamata alle armi che suscita un irresistibile magnetismo nelle frenetiche The Violation e The Forsaking. La teatralità che conquista e ancora una volta meritano un dieci e lode. Con i finlandesi Insomnium, originari di Joensuu, l’atmosfera si ridimensiona, il loro melodic è più surreale e si arricchisce di sensibilità pur mantenendo un timbro repentino. Il frontman-bassista Niilo Sevänen da origine a un set particolarmente intenso con la nuova The Primeval Dark tratta dall’ultimo album della band, Shadows Of The Dying Sun uscito lo scorso aprile. Con Only One Who Waits e Ephemereal aumentano sia l’intensità della voce che della chitarra, l’atmosfera si carica di enfasi lirica e sfumature cristalline. Una serata che meglio di così non poteva concludersi: da ripetere!
Fabiola Santini
ph Fabiola Santini