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Ibiza – The Silent Movie

Si apre venerdì 21 la sesta edizione del Seeyousound con tre film tra cui l’unica proiezione pubblica del festival dell’attesa nuova opera di Julien Temple Ibiza – The Silent Movie (Regno Unito, 2019, 91’), con la presenza in sala del regista e un dj set a cura di DJ Fede. Il regista inglese ha realizzato il documentario nel 2019 in collaborazione con Fatboy Slim, che ha curato l’intera colonna sonora. Diciamo subito che è un film di una bellezza straordinaria, da non perdere assolutamente, e che non è un documentario sulla movida di Ibiza e nemmeno un film con le musiche di Fatboy Slim. Come nello stile di Temple, c’è molto di più. Si tratta di un racconto della storia di Ibiza e di come l’attuale ruolo di capitale mondiale della musica e del divertimento arrivi da molto lontano, risultato di una stratificazione di eventi del passato legati alla sua storia millenaria.

Nel film non ci sono dialoghi ma non se ne sente la mancanza, solo suoni e didascalie e una colonna sonora perfetta nella sua miscela di musica elettro-dance, acid house, rock (ci sono Cream, Nice, Primal Scream, Dandy Warhols), etnica, persino antica. I brani si susseguono velocemente, come le scene, nel tipico stile di montaggio serrato e vivace di Temple, capace di condensare tutta la storia del cinema e dell’arte visiva, accostando scene create ad hoc, stralci di documentari originali del passato, citazioni da altri film, animazione, i tableau del cinema muto, effetti speciali, in un caleidoscopio coinvolgente di colori e visioni. Le immagini della Ibiza che conosciamo, di follia, feste, nightclub e divertimento, e degli otto miliardi di selfie l’anno, vengono continuamente alternate con le vicende del passato, tracciando una linea che unisce ad esempio, le cubiste di oggi e le antiche danzatrici del ventre o le provocazioni odierne con quelle introdotte sull’isola dai dadaisti come Raul Hausmann e Tristan Tzara, che vi si rifugiarono negli anni ‘30 per sfuggire al regime nazista. I dadaisti e i numerosi intellettuali che la scelsero come rifugio, tra cui Albert Camus e Walter Benjamin, non potevano prevedere l’avvento del regime del generale Franco, che fu tra l’altro il primo a voler sfruttare commercialmente il potenziale turistico di Ibiza. Negli anni ’60 l’isola fu meta degli hippy e di artisti come Bob Dylan, Joni Mitchell, John Lennon, Jimi Hendrix e la madre di Sid Vicious, che proprio a Ibiza fece crescere il piccolo Sid. Poi negli anni 70 aprirono le prime discoteche e alla metà degli anni ’80 ci fu l’esplosione del nightclubbing e del turismo di massa, con lo stesso Fatboy Slim tra i protagonisti (allora era il bassista degli Housemartins col nome di Norman Cook), che portò alla nascita del tipico sound chiamato Balearic Beat. Negli anni 2000 l’eccesso di droga in circolazione e l’aumento dei prezzi e quindi del costo del divertimento, fino ad allora gratuito o comunque accessibile, l’isola divenne meta di turismo vip e adepti della New Age.

Molti negli anni hanno visto Ibiza come un luogo in cui rifugiarsi, e molti hanno cercato, e continuano a cercare, di realizzare a Ibiza il loro sogno, piccolo o grande che sia, rendendola “un esperimento vivente di utopia”, un luogo dove “assolutamente tutto è possibile”. Temple racconta Ibiza magnificamente attraversando la storia, i personaggi e le leggende, sfatandone i tanti falsi miti, lanciando degli spunti e poi ribaltandoli completamente, giocando con lo spettatore con lo stesso spirito allegro e provocatorio che pervade l’isola, e mostrando luci e ombre di un luogo unico al mondo. A Ibiza “siete esattamente dove dovete essere”, avvisa un cartello stradale all’inizio del film, ma se non vi trovate su quell’isola, allora il Seeyousound nella serata di venerdì 21 è il luogo in cui esattamente dovete essere. Rossana Morriello

SEEYOUSOUND INTERNATIONAL MUSIC FILM FESTIVAL

Torino 21 febbraio – 1 marzo https://www.seeyousound.org/

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