MUSICARELLI ANNI ’60
È stato presentato in anteprima assoluta al Torino Film Festival (TFF) il documentario Nessuno ci può giudicare, dedicato al mondo cinematografico dei musicarelli e al contesto culturale e musicale degli anni ’60 nel quale il filone si è sviluppato. Presenti in sala all’anteprima torinese i due registi, Steve Della Casa e Chiara Ronchini, e Rita Pavone, una delle principali protagoniste di questo genere di film tipicamente italiano. I musicarelli, cui Steve Della Casa, regista, critico cinematografico e tra i fondatori del TFF, ha dedicato anche un interessante libro (in collaborazione con Paolo Manera), Il professor matusa e i suoi hippies – Cinema e musica in Italia negli anni ’60 (Bonanno, 2011), sono quei film musicali nati negli anni ’50, ma cresciuti nel decennio successivo, che avevano come protagonisti esponenti della nuova generazione di musicisti che si andava affermando. Adriano Celentano, Mina, Gianni Morandi, Ricky Gianco, Lucio Dalla, Bobby Solo, Caterina Caselli e Rita Pavone sono alcuni degli ‘urlatori’, come venivano definiti i nuovi cantanti che si rivolgevano al pubblico dei giovani, in contrapposizione ai ‘melodici’ della generazione precedente, quella dei ‘matusa’. Lucio Fulci, Mario Mattoli, Piero Vivarelli, Ettore Fizzarotti, sono invece alcuni dei numerosi registi che vi si sono cimentati, anche perché i film consentivano costi basti e incassi alti.
I musicarelli, il cui nome deriva dall’assonanza con Carosello, avevano come obiettivo la promozione di un cantante o di un disco (si stava diffondendo il 45 giri) appena pubblicato e funzionavano meglio di qualsiasi altra forma di promozione a quei tempi, come dichiarano i musicisti nelle interviste raccolte dai due registi. Il documentario alterna interviste inedite a personaggi come Don Backy, Caterina Caselli, Tony Dallara, Ricky Gianco, Mal, Rita Pavone, Gianni Pettenati, Shel Shapiro, Piero Vivarelli, Massimo Scarafoni, a spezzoni tratti dai più significativi musicarelli, senza tralasciare il contesto socio-culturale degli anni ’60, riproposto tramite le immagini e i filmati che provengono dall’Archivio storico dell’Istituto Luce e dal progetto Superottimisti, Archivio di film di famiglia del Piemonte.
Il risultato è un bel documentario che racconta con cura il fenomeno cinematografico nel suo sviluppo che, in linea con l’evoluzione del costume e della musica, virerà verso film più ‘beat’ nella seconda metà del decennio, con protagonisti come Patty Pravo, Mal e i Primitives, Shel Shapiro e i Rokes, i Corvi, l’Equipe 84, per poi estinguersi alla fine degli anni ’60, quando la musica e il contesto culturale assumeranno toni diversi, più pesanti e politicizzati, e non ci sarà più spazio per la leggerezza e la spensieratezza dei musicarelli.
Rossana Morriello
34° Torino Film Festival 18-26 novembre 2016 http://www.torinofilmfest.org/