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I-DAYS: LIAM GALLAGHER + THE BLACK KEYS + NOTHING BUT THIEVES

I-Days 01.07.2023 (Milano, Ippodromo La Maura)

Dopo la classica infornata di nomi amati in patria che sta riempiendo il solito osceno palcoscenico estivo nostrano (come il piatto della nonna riproposto dalle 3 generazioni seguenti senza un vero perché), finalmente una serata interamente dedicata alla buona musica. Non c’è il tutto esaurito (il solo Liam come forte headliner non è sufficiente nel 2023) ma c’è tutto il calore che questi tre nomi meritano anche nel claudicante e ‘perverso’ universo musicale italiano (in preferenze e produzione). Non a caso sono pochine se non nulle le influencers che si aggirano nelle aree-vip, il disinteresse di certi personaggi verso una scena di qualità come questa, occasionalmente presenti in eventi dal forte impatto pubblicitario, è senz’altro preludio alla buona riuscita tecnica della serata. Ed infatti è così. Come testimoniano gli scatti a corredo e l’euforia non simulata dei presenti, il trio delle meraviglie rock, blues e britpop intrattiene per circa 5 ore (con gli intervalli) una folta platea di qualsiasi età, prevalentemente giunta per rivedere il caro Liam ‘Oasis’ Gallagher. I Nothing But Thieves di Conor Mason, le chitarre di Joe Langridge-Brown e di Dominic Craik, il basso di Philip Blake e la batteria di James Price aprono le danze (alle 18, troppo presto ma i cittadini milanesi sono noti per essere sempre fortemente turbati dalla musica ad alto volume, seppur per poche ore 10-15 giorni su 365). La cover di Dead Club City troneggia sullo sfondo del palco (l’album è uscito il 30.06, ne parliamo sul numero in edicola) lasciando giustamente presagire una partenza col botto. Welcome to the DCC per scalare le nuove classifiche e scaldare gli animi. Seguono Futureproof (2021), Trip Switch (super-hit del 2015) e Particles (2017). Vai a spiegare al pubblico (per alzata di mano incredibilmente vergine dei NBT) che i ragazzi hanno esordito in Italia nel 2015 di spalla ai Muse (Rock in Roma) e oggi li tallonano nelle charts UK. City Haunts e Tomorrow Is Closed aprono il sipario al cuore del nuovo album. Ci pensa Sorry a farli esordire ‘di nuovo’, un caposaldo indelebile. Tra le altre, chiudono la nuova Overcome e la hit Amsterdam, a sottolineare come in 8 anni di cose buone se ne siano fatte.

Trionfo unanime all’arrivo sul palco dei The Black Keys (ma allora non sono tutti qui solo per Liam!), celebrati col giusto tributo, attivi da 20 anni e assolutamente perfetti nella loro esibizione. Seppur lo spazio aperto estivo di un Ippodromo forse non sia il loro palcoscenico ideale, per Dan Auerbach e Patrick Carney gli anni non sembrano passare mai. Garage-rock a tinte blues folgorante, bastano una chitarra elettrica e una batteria a scaldare i cuori.
Non ci vanno leggeri, dato che partono con I Got Mine e Your Touch e di fatto celebrano la loro esistenza come l’antitesi di un episodio commerciale. Con Everlasting Light ci ricordano quanto la luce del sole sia ancora alta in cielo, come la braccia di un pubblico finalmente stimolato come si deve. Anche perché è il momento di Fever, così ipnotica e pop-blues-rock da smuovere un filo d’erba nel deserto. ‘Ma quante chitarre ha il cantante? Si è preso anche quelle di Liam!’ esclama un mio attento vicino che non si è accorto del mignolo sinistro, avvolto da un anello/plettro dorato. Con Howling for You anche il mio vicino non ci capisce più nulla e vorremmo tutti indossare un cappello e degli stivali da cowboy. Little Black Submarine apre acustica per finire originale e non c’è un solo essere umano in silenzio. Lonely Boy ci fa capire quanto fosse necessario vivere questa notte (ve lo ricordate il video? Ecco eravamo così!).

Liam Gallagher attacca con Morning Glory e la mente corre inevitabilmente al 1995. Le magliette degli Oasis spuntano con parsimonia ed eleganza (ce ne sono molte nella classica versione minimal completamente nera) come a voler sottilmente sottolineare ‘Ehy Liam la mia presenza è devota agli Oasis’ e forse lui ad un certo punto non la prende nemmeno tanto bene (il calore per i brani epici è nettamente maggiore rispetto ai brani da solista). Ma Liam è Liam, il microfono basso, le mani dietro la schiena, gli occhiali da sole e la felpa coi bermuda cargo. Le immagini sgranate dei videowall spingono sul passato, mostrandoci in primo piano il leader di una band mai completamente sciolta nell’immaginario comune. Rock’n’Roll Star è tutta in quel ‘Tooooniiiight’, le maracas sempre tra le mani e una irrefrenabile voglia di camminare sul palco che spesso lo allontana (anche solo per guardarsi, nelle riprese dietro la schiena, tra la folla). Wall of Glass ci ricorda quanto il primo Liam-solista non fosse poi così male, Why me? Why not (dal secondo album del 2019) e C’mon You Know (dall’ultimo del 2022) pescano a buone mani dal repertorio recente, anche se Stand By Me è tutt’altra ‘roba’ e il pubblico se la ricorda bene. A Liam piace molto la luna piena di fronte al palco, così come i colori del suo City (rimarcati proprio a Milano), un po’ meno alcune luci del palco sopra la sua testa che per un paio di minuti gli procurano degli scatti infastiditi. Diamond in The Dark e Once sono degli ottimi brani che rispondono perfettamente al ruolo del nuovo Liam. E nel finale il tributo si compie a dovere: Cigarettes & Alcohol, Wonderwall e Champagne Supernova, ovvero tutto quello che ci si poteva aspettare da una serata per lupi mannari.

Samuel Chamey – Foto: Loris Brunello


Le scalette:
NOTHING BUT THIEVES
Welcome to the DCC
Nothing But Thieves
Life’s Coming in Slow
Trip Switch
Particles
City Haunts
Tomorrow is Closed
Sorry
Unperson
I was Just a Kid
Overcome
Impossible
Is Everybody Going Crazy?
Amsterdam


THE BLACK KEYS
I got Mine
Your Touch
Tighten Up
Have Love, Will Travel
Everlasting Light
Next Girl
Fever
Heavy Soul
Weight of Love
Lo-Hi
Howlin’ for You
Ten Cent Pistol
Gold on The Ceiling
Wild Child
She’s Long Gone
Little Black Submarines
Lonely Boy

LIAM GALLAGHER
Morning Glory
Rock’n’roll Star
Wall of Glass
Better Days
Why Me? Why Not
C’mon You Know
Stand by Me
Roll It Over
Slide Away
More Power
Diamond in the Dark
The River
Once
Cigarettes & Alcohol
Wonderwall
Champagne Supernova

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