Top

HOCICO

HOCICO

Milano, Zoe Club, 23/12/11

 

La reunion dell’organismo multidarkdimensionale cellulare è stata un salto nel tempo a braccia aperte, senza rinunce di alcun tipo. People from everywhere. La sfilata della vera darkside of the moon è stata qui, allo Zoe Club. Il tempio che fu della Milano più anticonvenzionale, dopo la morte dello storico Rainbow Club e dopo la diaspora dell’universo EBM old school dalla città in decadenza. E il Transilvania Live? Demolito pure lui, lì gli Hocico sfoggiarono vitalità, passionalità, gioia latina e sanguigna, ieri straordinariamente rinvigorita dalla folta presenza di un pubblico davvero variopinto. “Qui c’è gente che ho visto a Lipsia e in vari altri megaraduni mondiali” (mi dice un caro amico). Erk Aicrag è un furetto con divisa da combattente per l’ennesima battlestar galactica, Rasco Agroyam è la solita ideale maschera di cera in simbiosi con l’atmosfera. Tiempos de Furia! El Sangre Hirviente cola come una fontana di inesauribile giovinezza. I brani sono scanditi da una ritmica ossessiva contagiosa, anche l’eleganza black fatta in persona sveste i panni della suora per scatenarsi in pista, anche l’energumeno “nordico” perde la freddezza naturale per bruciarsi col fuoco degli Hocico. Terrore ma anche dolcezza, dallo sguardo innamorato di Erk (ama l’Italia) tutto il calore di un duo che sembra un’orchestra. La musica si sussegue come in un rituale di arte e dissonanza da accordare nota dopo nota, respiro dopo respiro, palpito dopo palpito, salto dopo salto, urlo dopo urlo. Hocico da sudare.

Matteo Chamey

Ph Marco Turi

 

Condividi