GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR: LIVE REPORT DEL CONCERTO DI BOLOGNA
Viene da chiedersi come mai, a distanza di più di vent’anni, una band così radicale come i Godspeed You! Black Emperor, lontana da qualsiasi compromesso revivalistico col passato, politicamente molto schierata e artisticamente impegnata (e impegnativa) continui a riscuotere un successo di pubblico che va ben oltre la nicchia cui si vorrebbe relegata. Ebbene, chi non ha mai assistito ad una performance live del collettivo canadese difficilmente saprà darsi una risposta. Perchè non ha mai provato la sensazione di trasporto e coinvolgimento quasi ipnotico che gli otto musicisti riescono a trasmettere al pubblico. Un pubblico talmente silenzioso e assorto da sembrare impietrito, incantato di fronte alle immagini che scorrono sui due monitor. Un’esperienza collettiva, difficilmente riproducibile mediante una registrazione e un ascolto privato, in cui il tempo si relativizza insieme alla durata dei brani, dilatato a dismisura nell’alternanza tra momenti di distensione e crescendo da far accapponare la pelle.
Due ore di musica, nemmeno una parola da parte degli otto musicisti (sul palco con tre chitarre, due batterie, due bassi e un violino), né richieste dal pubblico. Nessuna concessione al repertorio storico, niente bis e un timido saluto finale. La scaletta, basata prevalentemente su brani tratti dagli ultimi due album Luciferian Towers e G_d’s Pee AT STATE’S END!, scorre senza soluzione di continuità, tra momenti di intensità che restano stampati nella mente dell’ascoltatore. Ma i brani sono solo punti di partenza, indizi tematici da cui si snodano inediti dialoghi strumentali la cui interazione cresce fino a raggiungere la saturazione del suono. Ed è in quei momenti che ti senti totalmente avvolto dalla musica, travolto senza via di scampo da una piacevolissima sensazione di stordimento. E resteresti lì in eterno.
Daniele Follero
Estragon – Bologna
01 Ottobre 2022
Foto di Rudy Filippini