Top

GIOVANNI LINDO FERRETTI

Genova | Teatro Archivolto | 22 gennaio

Il punk è morto e Ferretti forse sta meglio. O forse no. Mettiamola così: se si dovesse trovare una risposta guardando il Ferretti che si aggira sui palchi in queste settimane, verrebbe facile dire che del punk, il Nostro, non avverte alcuna mancanza. «Quando il mio manager mi ha detto che avrei dovuto fare un concerto a Genova, ho pensato: “Che noia, non verrà nessuno”. Invece la serata è andata al di là di ogni mia possibile sorpresa». Il pessimismo ha giocato un brutto scherzo, a Genova, a Giovanni Lindo Ferretti. Anche se in fin dei conti tutti sapevano (e un pochino lo sapeva anche il diretto interessato, dai) che il suo arrivo all’ombra della Lanterna avrebbe fatto registrare il “sold out”. Copione quindi rispettato al Teatro dell’Archivolto, dove l’ex leader dei CSI ha proposto una scaletta corposa, con tanti classici del suo repertorio (alcuni riarrangiati in maniera egregia) e qualche inevitabile mancanza.

Vestito in tonalità verde militare, con pantaloni da lavoro con tasconi e capelli spiritati, Giovanni Lindo Ferretti è stato accolto come un eroe da una folta platea di superstiti degli Anni Ottanta: tanti dark, diversi nostalgici del punk che fu con mogli e figli al seguito, un po’ di giovani e giovanissimi e persino qualche Over 50, a conferma di un pubblico, quello del Ferretti, che nel tempo ha allargato le sue maglie sino ad abbracciare persone e vite diverse. Nella Genova che troppo spesso è criticata per l’assenza del pubblico ai concerti, quelli che una volta ai concerti ci andavano e oggi ci vanno meno perché tra lavoro e prole il tempo è sempre contato, si sono riversati a Sampierdarena per celebrare uno degli ultimi sacerdoti di un rock a rischio d’estinzione. E lui, il Ferretti, quello che sul palco sembra una persona che sta lì quasi per caso, distante anni luce da ogni possibile posa da star, ha proposto un’ora e mezza di canzoni che sono piaciute alla platea e in alcuni casi hanno persino entusiasmato. In scaletta brani come “And The Radio Plays”, “Cupe Vampe”, “Del Mondo” (in una versione ripensata molto carina), “Emilia Paranoica”, “Unità Di Produzione” (in una versione ripensata non azzeccatissima), “Tu Menti”. Chi si aspettava anche “Forma e Sostanza”, la celebre hit che nel 1997 proiettò i CSI in vetta alla classifica italiana, è rimasto deluso.

Una curiosità a margine: a Genova, prima di scomparire dietro le quinte, a luci accese e musica ancora da sfumare, il Ferretti ha accennato un ballo sghembo più per… far contento il pubblico che per reale bisogno di sciogliere la tensione. Giusto qualche secondo di punk allo stato vintage, una smorfia tirata per i capelli, poi una leggera sbandata prima di rientrare nel camerino. Accompagnato dagli applausi.

Francesco Casuscelli

LindoFerretti

Condividi