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Gea Ferraris

BELLEZZA E TORMENTO

di Emi Hey
(Seconda parte intervista pubblicata su Rockerilla 469 Settembre ’19)


Prima disegni i personaggi e poi aggiungi il background?
No, faccio tutto insieme perché a volte risulterebbe difficile far incastrare bene le due cose. Ci sono immagini dove la figura principale è il personaggio e lo sfondo è solo un contorno, pertanto in quel caso si potrebbe anche essere tentati di lasciarlo per dopo. In realtà è meglio procedere in parallelo con le due cose altrimenti ritornare indietro per completare le tavole diventa una perdita di tempo. E poi devi sempre cercare di far combaciare le prospettive, i primi piani ed i secondi piani con lo sfondo. Pertanto, per avere sott’occhio la tavola, calibrando il peso delle figure, facendo attenzione che non vi siano ripetizioni nelle inquadrature e così via, conviene fare tutto insieme già a partire dalla bozza. Gli errori scappano lo stesso, a volte le cose non vengono fuori come avresti voluto, ma è solo questione di esperienza. 
Avevi già lavorato con Micol Beltramini vero?
Sì, circa quattro anni fa Micol aveva lavorato ad un libro con nuove storie di Valentina, avendo la famiglia di Guido Crepax concesso l’autorizzazione a tener vivo il personaggio da lui creato. Visto il libro, il direttore della rivista Lampoon, un magazine di moda, arte e cultura che offre anche spazio al fumetto, chiese di poter ospitare Valentina sulla sua rivista, e così, ebbi l’onore di disegnare questo fumetto con la sceneggiatura di Micol.
Com’è stata l’esperienza di disegnare un enorme personaggio femminile come Valentina?
Diciamo subito che io preferisco disegnare le donne, forse perché mi ci identifico di più. E poi Valentina è un mito pazzesco, conosciuto anche dai non appassionati. Mi sono approcciata a lei con entusiasmo gigantesco e sacro terrore perché si trattava di un’icona alla quale dovevo e volevo rendere giustizia. Non era una cosa semplice poiché desideravo dare al personaggio una mia impronta, ma al tempo stesso era necessario restare fedeli alla creazione di Crepax. Un piccolo rammarico è stato che purtroppo nelle mie storie non appare il lato sexy di Valentina poiché esse dovevano mirare a contesti relazionati ad articoli di Lampoon. Per esempio, in una storia Valentina sfogliava la rivista e ricordava personaggi del nostro cinema come Franco Nero, Franca Valeri e così via. L’altra storia era invece legata ad un articolo su Hermes in cui si faceva riferimento a personaggi come Jane Birkin e Grace Kelly. Chiamammo il fumetto Valentina Amarcord.
Vorrei ricordare anche la tua graphic novel Eternit – Dissolvenza in Bianco. Anche la mia famiglia è stata falcidiata dalle polveri di amianto che impregnavano l’aria di Casale Monferrato, ed è assolutamente necessario che questa bruttissima storia non venga dimenticata dalle nuove generazioni.
È stato per questo che mi sono dedicata, qualche anno fa, alla sceneggiatura ed al disegno di una cronaca a fumetti che raccontasse la storia di una fabbrica che portò dapprima il benessere e poi la morte, non solo a Casale ma anche a Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli. Il progetto mi aiutò a saperne di più su cosa realmente accadde nella nostra città, con il preciso scopo di coinvolgere anche i bambini. È una saga che non pare avere fine.
Quale altro personaggio della musica ti piacerebbe poter disegnare?
Senza dubbio Freddy Mercury! Adoro lui ed i Queen. Legandomi al discorso della moda, mi piaceva anche il modo esuberante in cui si presentavano al pubblico. 
Che ne pensi del loro cantante, Lambert?
Ovviamente Freddy non era rimpiazzabile, per cui hanno fatto bene a prendere qualcuno che non fosse la sua copia carbone, perché ne sarebbe comunque sempre stata la “brutta copia”… Forse George Michael sarebbe stata la scelta migliore, però alla fine la cosa non si concretizzò, e poi ora anche lui non c’è più… Lambert ha una bella voce, però il confronto è pesantissimo. Il mio rammarico è che non avrò mai la possibilità di vedere dal vivo i Queen con Freddy, come non potrò mai vedere grandi artisti che non ci sono più, come Fabrizio De André e Jeff Buckley.



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