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FRANZ FERDINAND

Right Thoughts, Right Words, Right Action

Domino

 

franz-ferdinand-right-468x468Come si fa a non voler bene ai Franz Ferdinand? Con un nome così improbabile, blasé ed elegantemente fuori moda, i quattro di Glasgow, fin da quella formidabile fucina di belle canzoni che fu il loro esordio omonimo del 2004, hanno sempre dimostrato sense of humour, fantasia ed intelligenza fuori dal comune, almeno per i consueti (e talora deprimenti) standard delle pop-rock band. Right Thoughts, Right Words, Right Action, quarta raccolta di Alex Kapranos e soci, nonostante una lunghissima gestazione (quasi cinque anni dal precedente album), non sorprende con gli effetti speciali di particolari rivoluzioni sonore, ma anzi si riallaccia ai momenti migliori della storia del gruppo, accantonando la sbornia electro-dance di Tonight e rievocando il nervoso e scoppiettante post-punk chitarristico dei primi due album. E’ bene chiarirlo subito: i tempi di Take Me Out sono lontani e l’impatto di quel fenomenale singolo resterà probabilmente un evento irripetibile nella storia del quartetto scozzese. Questo sostanziale “ritorno alle origini” forse per qualcuno significherà vuoto d’idee, per qualcun altro la codificazione di uno stile nei canoni della classicità. Si, perché, comunque la si pensi, i Franz Ferdinand fanno ormai parte di quel ristretto empireo di band che si riconoscono subito, fin dalle prime note, con un familiare e piacevolissimo gusto di già sentito: un vero e proprio classico moderno.

Enrico Iannaccone

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