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FRANCESCO MESSINA / MARTA SALOGNI a MILANO

Inner Spaces / Linecheck 2023

Auditorium San Fedele, Milano, 21.11.2023

Dieci anni di ascolti elettronici’ e oltre. Era il 2012, oggi i primi passi si sono trasformati in orme gigantesche dal tessuto organico tellurico. L’Auditorium San Fedele, con la ‘saga’ Inner Spaces, vive come organismo multicellulare di forma animica, cullato dalle onde sonore generate per anni da esseri umani ben intenzionati. Oltre la spiritualità, dentro il corpo di un uomo dalla fede smisurata: Padre Antonio Pileggi ( leggi qui l’intervista al Guardian God is a DJ: il prete gesuita che organizza serate di elettronica d’avanguardia: https://www.theguardian.com/music/2023/nov/06/god-is-a-dj-the-jesuit-priest-who-runs-avant-garde-electronica-nights ).

Ospiti della serata, Marta Salogni (produzione e mixaggio per Björk, Depeche Mode, Bon Iver) e Francesco Messina (compositore autore di testi e musiche, tastierista, fotografo, grafico e realizzatore di copertine, uno dei migliori amici di Franco Battiato e compagno di Alice, presente in sala).
Soldout da tempo con ospiti d’eccezione, tra i quali Floating Points aka Sam Shepherd (uno dei dj britannici più frizzanti in circolazione) che col suo Birth4000 EP ritroviamo su Rockerilla Dicembre 2023, l’esibizione apre il varco di un universo sonoro distante per applicazione e non per trasporto.

Francesco Messina ha suonato Prati Bagnati del Monte Analogo, gemma capolavoro del 1979 prodotta da Franco Battiato ( su Cramps Records, a tal proposito rileggi il report del live celebrativo di Aprile 2023 https://www.rockerilla.com/cramps/ ) accompagnato da Michele Fedrigotti (pianista), Chiara Trentin (violoncello), Pino Pinaxa (il fonico dietro Violator dei DM e storico collaboratore di Battiato) e Marco Guarnerio (sound engineer). Opera simbolica di un romanzo sostanzialmente incompiuto (dello scrittore e poeta francese René Daumal, Il Monte Analogo), amata da Steven Wilson dei Porcupine Tree, narra di un gruppo di alpinisti che vuole scoprire quale sia la vetta più alta del mondo partendo da Parigi e giungendo sull’isola del Monte Analogo a bordo della barca L’Impossibile. Una popolazione con usi e costumi inconsueti li attende con analoga smania. Raul Lovisoni, autore insieme a Francesco Messina, ha descritto così i suoi brani: Ammettiamo d’aver costruito una cattedrale gotica: l’essenza di quell’opera non si trova nella concettualizzazione strutturale, nei conteggi relativi agli sbalzi delle arcate, nelle dimensioni e nei chiaroscuri delle vetrate ma bensì nel Pensiero e nella Volontà degli uomini, che l’hanno concepita e realizzata e nel Sentimento dei fedeli, che l’hanno vissuta. Quel Pensiero era un pensiero vivo e potente; quelle carte, quelle travi, quei conteggi, i vetri, le pietre: un semplice mezzo. Questi suoni sono un semplice mezzo: il loro ordine rigoroso (Hula Om) o perdutamente abbandonato (Amon Ra) è in funzione del sentimento che possono evocare nel cuore, della sintesi che possono ispirare (Wikipedia).
Un mondo immaginario dalla tastiera già-80s, accompagnata dalle carezze al piano e dal cuore cavernoso di un violoncello ‘basso’. Un’incredibile esperienza sonora degna di una prima-tv anni ’70-’80, un rigoroso e incantevole ‘fuori orario’ musicale conclusione di una serata aperta dalla Salogni.
Music for Open Spaces è il disco suonato per intero (e per l’ultima volta) che ha visto Marta operare sul palco tra mixer e registratori a bobina installati per l’occasione in linea perpendicolare all’artista, orizzontale rispetto agli spettatori, come a volersi disporre in una catena di montaggio applicata al suono. L’album è stato composto assieme al suo ex compagno, deceduto nel 2020, e si pone come intermezzo ideale a cavallo di due epoche combinate con amore e affetto: Prati Bagnati del Monte Analogo è stato loro di grande ispirazione vibrazionale.
Un’autentica notte a batticuore, volata via come il tempo.

Samuel Chamey

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