Forgotten Tomb
In assenza di positività
Hanno di recente pubblicato il loro sesto micidiale full lenght …And Don’t Deliver Us From Evil e sono una delle pochissime formazioni italiane che in molti apprezzano all’estero. Un mix di serietà, professionalità, innovazione, genialità e classe. Signore e signori… i Forgotten Tomb.
Parliamo del vostro ultimo album. Quali sono i selling-points di questo ultimo lavoro? E come sta lavorando Agonia Records?
Agonia Records sta facendo un buon lavoro e pare abbia intenzione di investire per noi anche sul fronte USA stavolta, quindi direi che le cose dovrebbero andare bene. Siamo solo all’inizio del lavoro quindi staremo a vedere, ma le premesse ci sono tutte. Ci considerano una delle loro priorità assolute e la cosa mi fa indubbiamente piacere. Il nuovo album è uscito più oscuro ed affine alle nostre vecchie produzioni, rispetto ad album un po’ più progressivi e sperimentali come Negative Megalomania o Under Saturn Retrograde, ma direi che abbiamo messo al servizio del disco l’esperienza e le capacità tecnico/compositive acquisite durante gli anni. Si può parlare quindi di un disco un po’ “retrò” ma mantenuto fresco nelle soluzioni compositive e negli arrangiamenti, che ho curato con particolare attenzione e che anche tecnicamente sono più elaborati che in passato. Direi che il nuovo album è finalmente il giusto punto d’incontro tra passato, presente e futuro…
Su Rockerilla di Novembre l’intervista di Fabban.