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Firewind

Londra | The Underworld | 19 Febbraio

Dalle cime tempestose del monte Olimpo ritorna il furore e l’onnipotenza di Gus G. e compagni: i Firewind si lanciano on the road per un nuovo tour europeo a supporto di Immortals, l’ottavo album uscito lo scorso gennaio. La formazione greca manca dalle scene da qualche anno, la reazione allo show all’Underworld di questa sera, zeppo all’inverosimile, conferma che l’attesa è finalmente finita per i power metal fan che li seguono assiduamente dal loro esordio con Between Heaven And Hell uscito nel 2002. I Nostri hanno inserito un gruppo di connazionali nel difficile ruolo di apripista: per gli Scar Of The Sun, come per i successori, gli svedesi Manimal, questa è la prima prova live nel Regno Unito. Si percepisce l’entusiasmo contagioso della band all’arrivo sul palco, la folla accalcata reagisce con fuochi e fiamme all’abbondanza di high pitch e assoli lunghi e ben posizionati tra attacchi power e riprese più classicheggianti. Questa reazione iniziale non dura molto, la band appare piuttosto rigida a metà percorso e soprattutto in chiusura, un paio di concerti a questo livello dovrebbero oliare di più un motore evidentemente ancora in rodaggio. I Manimal si dimostrano decisamente più sicuri e compatti: imbrattati di corpse-paint, sembrano a primo impatto la tipica band black metal scandinava: ma gli high pitch tipicamente power del frontman Samuel “Sam” Nyman li posizionano tra le venature più compatte del genere e il loro set prosegue a gonfie vele e con più disinvoltura rispetto ai predecessori. Le luci si incupiscono all’arrivo degli headliner: Gus G entra per ultimo, lanciandosi sul palco con la sua chitarra rovente. Ode To Leonidas, terza traccia di Immortals, viene eseguita in tutta la sua pomposità, grazie all’abbondanza di riff e assoli grandiosi. Il frontman Henning Basse non esita a lanciarsi tra la folla che ormai sembra perdere il controllo: tra le raffiche infervorate di Few Against Many – ricca di passaggi stellari – e le esplosioni di Hands Of Time, il Nostro si dimostra all’altezza di condurre il suo squadrone alla vittoria. Con Falling To Pieces in chiusura, i Firewind confermano di essere pronti a riconquistare le vette più ambite.

Fabiola Santini (testo e foto)

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