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Elvis – The Musical

Non è facile affrontare la vita di un mito come Elvis Presley con un genere come il musical senza rischiare di cadere nella parodia e nel ridicolo, ma non è la prima volta che il genere si confronta con la storia del Re del Rock’n’Roll, dalla sua morte prematura nel 1977, della quale si celebra quindi proprio quest’anno i quarant’anni. Elvis – The Musical, in tour in Italia, nei giorni scorsi a Torino e con un calendario in divenire fino all’estate del 2018, riesce a non cadervi usando l’ironia e dando allo spettacolo un taglio prima di tutto documentaristico. Per due terzi dello show, infatti, la musica di Elvis rappresenta solo una parte della storia, con qualche brano accennato e con il cast della giovane compagnia teatrale italiana diretta da Maurizio Colombi impegnato a recitare e a raccontare a voce, con monologhi e dialoghi, gli episodi principali della vita di Elvis, con il supporto di immagini video originali dell’epoca che fanno parte della scenografia. Dal primo lavoro come camionista, al giorno in cui incise la ballata My Happiness insieme a That’s When Your Heartaches Begin alla Sun Records, l’etichetta che per pochi soldi permetteva a chiunque di registrare una demo, e il conseguente avvio della sua grande carriera musicale, poi il rapporto con la madre, le accuse di razzismo e successivamente di legami mafiosi, il servizio militare, i film, il matrimonio con Priscilla, la presenza costante del manager, il colonnello Tom Parker. Ci sono tutti gli avvenimenti importanti della vita di Elvis nel musical, che ovviamente scorrono rapidi per esigenze di copione, fino alla morte per attacco cardiaco, avvenuta il 16 agosto 1977, a soli 42 anni, nella sua dimora Graceland.

L’Elvis ragazzo, ancora biondo com’era The King nella realtà, è interpretato dall’attore esordiente Michel Orlando, mentre nella fase più matura della sua vita è Joe Ontario a impersonarlo sul palco. Ontario è un musicista pugliese che, oltre a numerose partecipazioni a trasmissioni televisive, è spesso ospite a festival celebrativi di Elvis, e riesce a calarsi efficacemente nel personaggio per merito della voce molto somigliante. È lui quindi ad eseguire, nella parte finale del musical, alcuni dei brani di Elvis, accompagnato da una band dal vivo. Sulle note di canzoni quali Johnny B. Goode, Hound Dog, C.C. Rider, anche il pubblico in sala è chiamato a partecipare, alzandosi e ballando poiché, come viene annunciato a inizio spettacolo, a differenza di quanto accade di solito a teatro, in questo musical è possibile fare fotografie e ballare.

Nella ricorrenza dei quarant’anni dalla morte del Re del Rock’n’Roll, Elvis – The Musical è un modo divertente e leggero per ricordarlo nel nostro paese.

Rossana Morriello

http://www.elvisilmusical.it/it/

 

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