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DAZAI OSAMU

LETTERE DAL VENTO E ALTRI RACCONTI elliot

E’ la puntuale postfazione di Massimiliano Tomasi a fornire utili coordinate di lettura. Siamo nel postguerra giapponese, quando emerge una narrativa influenzata in modo paradossale dal cristianesimo e dalla sua ricezione in terra nipponica. Dazai Osamu è un buraiha, un decadente, un marginale. Prima di riuscirci, tenta il suicidio più volte e la sua abulia è verificabile nei racconti – di chiaro impianto autobiografico – dove emergono temi quali la salvezza, la redenzione, il castigo e dove non mancano citazioni del Vangelo. Estraneo al dogma, può permettersi un’autoironia pervasiva che parte da una certezza, il proprio irreversibile “minus etico”. DaUna denuncia urgente, a Lettere al vento, da E voi, chi dite che io sia? a L’attesa, il lettore vagherà, guidato da una voce tragica e beffarda, tra relazioni fallimentari, dipendenza da alcool, depressione e una certa distanza dall’ambiente letterario imperante. Imperdibile.  Luigia Bencivenga

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