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CLOUD BOAT | ROMA

29 gennaio | Chiesa Evangelista Metodista

Strano ibrido di soul digitale, folk, blues e postrock declinato in chiave shoegaze. Il tutto presentato da tre ragazzotti inglesi: uno tatuato fino ai capelli;  un altro con felpona nera e cappuccio in testa; e il terzo con cappellino da b-boy. Look, atteggiamento e, in certi casi anche la musica, hanno fatto pensare ad una versione aggiornata dei compianti Telefon Tel Aviv. Per l’occasione i due Cloud Boat (Sam Ricketts e Tom Clarke) si sono fatti aiutare da un loro amico chitarrista: in tre sul palco della  Chiesa Evangelista Metodista di Via XX Settembre per presentare le canzoni del loro bell’esordio di un anno fa, Book Of Hours, e di una manciata di inediti estrapolati dall’imminente secondo album ancora senza titolo. Un’ora di musica scarna ed essenziale: l’elettronica è finita in secondo piano, lasciando in bella vista la malinconia delle canzoni del duo inglese, rese ancora più drammatiche dai lamenti esistenziali di Ricketts.
Roberto Mandolini

CLOUDBOAT

CHORDE 2014 – Parole tra Cielo e Terra from Chorde Roma on Vimeo.

CHORDE 2014 – Parole tra Cielo e Terra from Chorde Roma on Vimeo.

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