BLOODBATH
Londra | Electric Ballroom | 18 dicembre
Nel corso di quest’anno gli svedesi Bloodbath hanno lasciato un ottimo ricordo con concerti da urlo a due dei più noti festival di metal estremo, Inferno e Brutal Assault . In occasione delle festività natalizie, i Bloodbath invadono la capitale con uno show da headliner intitolato per l’occasione, Winter Bloodbash.
La serata parte molto a rilento con gli inglesi Ancient Ascendant. La formazione di Reading gode di ottima reputazione e solitamente di un eccellente seguito in casa, ma purtroppo questa sera l’affluenza del pubblico è scarsa e il piano inferiore dell’Electric Ballroom è semi-vuoto. Alex Butler & C. fanno comunque del loro meglio tra gli spazi limitati del palco stipatissimo dai drum kits dei due gruppi principali, offrendo un sano black-death dal timbro agrodolce. Per fortuna con i belgi Aborted la situazione cambia radicalmente. In tour a supporto del loro ottavo album The Necrotic Manifesto, il plotone di Sven “Svencho” de Caluwé mette in campo velocità da capogiro e frecciate death lanciate come mine vaganti. Il pubblico sembra disintegrarsi in un mosh-pit senza limiti, ma non si respira aria di violenza, tutt’altro.
La forza motrice del sound di questa band super-tecnica è pura adrenalina e con i suoi tradizionali vocalizzi acidi e ringhianti, il frontman ad un set esplosivo, ricco di scorribande chitarristiche velocissime e entusiasmanti.
Non perdetevi i belgi più veloci del globo alla prossima edizione di Brutal Assault che si terrà come ogni anno nella fortezza di Josefov nella Repubblica Ceca dal 10 al 13 agosto.
È ora il turno degli headliner e ci si rende conto che la venue ha quasi raggiunto la capacità massima, a conferma che il pubblico è pronto per la formazione svedese. Difficile credere che il frontman dei Bloodbath e dei Paradise Lost sia la stessa persona. Nick Holmes imbrattato di sangue e indossa una tunica sgualcita e si propone al pubblico londinese in versione death massiccia. Oltre al nostro, con la presenza sul palco di Anders “Blakkheim” Nyström e Jonas Renkse (Katatonia) e Martin Axenrot (lOpeth) l’energia non manca. Un’esplosione di rabbia e linfa vitale, riff infuocati e drumming da capogiro sono i punti di forza di questo set che potrebbe durare all’infinito, grazie alla versatilità stilistica di tracce quali Breeding Death e Cancer Of The Soul. Alle note rovinose della sequenza Like Fire e Mock The Cross ci si sente catapultati direttamente agli inferi. La voce cavernosa di Holmes si addice alla perfezione ai ritmi fulminei di Hades Rising, traccia che colpisce per l’atmosfera demoniaca e per l’abbondanza di venature micidiali e fulminanti.
Fabiola Santini (testo e foto)