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BLACK TUSK

Londra | The Round House | 13.02.15

La notizia dell’arrivo dei Black Label Society alla Round House di Camden ha suscitato non poche reazioni da parte dei londinesi: non tanto per l’arrivo di una delle band metal più gettonate, quanto per uno dei due gruppi di supporto, gli americani di Savannah Black Tusk. La loro è una storia iniziata a gonfie vele e interrotta troppo presto a causa di un dramma; la morte prematura del giovane bassista Jonathan Athon, mancato improvvisamente lo scorso novembre in seguito ad un incidente stradale. Con il nuovo album in cantiere la band non demorde e trova nell’amico e concittadino Corey Barhost (leggi Kylesa) il supporto fondamentale in un momento così difficile, il trampolino di lancio per la meritata ripresa. La serata parte con i connazionali Crobot, in tour a supporto del loro album di debutto Something Supernatural. Il loro è un rock che ricorda gli Alter Bridge degli esordi, anche se il frontman Brandon Yeagley dimostra di avere una personalità marcata, grazie a un’ottima presenza sul palco e abbondanza di vocalizzi in sintonia perfetta con il groove accattivante del chitarrista Chris Bishop e del bassista Jake Figueroa. Arrivato il turno dei Black Tusk la folla esplode sulle prime note di Embrace The Madness: i volteggi del chitarrista Andrew Fidler e i suoi riffing che alternano stacchi improvvisi, rallentamenti e atmosfere scintillanti fanno partire il set alla grande. Le velocità aumentano come il goove nelle splendide Crossroads And Thunder e Mass Devotion dove affiora il drumming persistente del bravissimo James May. I tempi serrati di Enemy Of Reason fluida e tesa al massimo conferma che i Black Tusk sono pronti al secondo capitolo della loro storia. La chiusura con In Days Of Woe è un caleidoscopio di emozioni. Seguono gli hedaliner con il super metal man Zakk Wylde ma il cuore rimane con i predecessori che hanno dimostrato di avere ancora tanta voglia di continuare. “Il nuovo album è pronto, dichiara Fidler, “dobbiamo solo definire le grafiche con Baizley (nda: John Baizley frontman dei Baroness nonchè da anni collaboratore artistico con i Black Tusk e molte altre band), poi possiamo partire, probabilmente verso la fine dell’estate. Ritorneremo presto live in Europa “. La vita che continua.

Dedicato a Jonathan Athon, 1982 – 2014.

Fabiola Satini

Ph Fabiola Santini

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