BLACK STAR RIDERS
All Hell Breaks Loose
Nuclear Blast
C’erano una volta i Thin Lizzy. Scott Gorham era il loro chitarrista ed è stato coinvolto in tutte le incarnazioni della band dopo la morte di Phil Lynott nel 1986. Nell’ottobre del 2012 quelli che si facevano chiamare Thin Lizzy, hanno emesso un comunicato in cui rendevano nota la decisione di cambiare il nome in Black Star Riders, per rispetto alla memoria della band che tanto aveva dato a loro ed ai fan. Assieme a Scott troviamo l’ex Almighty Ricky Warwick nel difficile compito di riempire il vuoto lasciato da Lynott, il bassista Marco Mendoza (ex Whitesnake e Ted Nugent Band), il chitarrista Damon Johnson ed il batterista Jimmy De Grasso (ex Alice Cooper e Megadeth). Se la title track ci presenta una band granitica, dal sound più americano che inglese, è con Bound For Glory e Kingdom Of The Lost che lo spettro dei Thin Lizzy fa la sua trionfale entrata. Armonie di chitarra nella prima e bodran e flauti irlandesi nella seconda non sono una semplice citazione e hanno l’effetto deja vu che stordisce l’ascoltatore: Warwick d’improvviso si autoimpone l’impossibile compito di imitare la voce di Phil Lynott perdendo in partenza la sfida. Molto meglio l’hard rock diretto di Bloodshot (molto Whitesnake) o lo stomp della commerciale Hoodoo Voodoo: la band infatti, quando si emancipa realmente dalla pesante eredità ha tutte le carte in regola per giocarsela; quello che ancora le manca è il coraggio.
Iacopo Mille