BALTHAZAR: due date in Italia
5 Agosto 2021, Sesto al Raghena (Pn).
Ecco la prima data italiana per i BALTHAZAR che torneranno a suonare a Milano, ai Magazzini Generali, il 25 ottobre prossimo.
La band belga guidata dai co- frontmen Jinte Deprez e Maarten Devoldere, continua ad ampliare i propri orizzonti con il nuovo “Sand”,
pubblicato il 26 febbraio per Play It Again Sam e anticipato dai singoli
“Losers” e “On A Roll”.
“Abbiamo sentito che con “Fever” non ci eravamo spinti abbastanza in là”, dice Maarten Devoldere. “Quindi questo era il punto di partenza: andare oltre”.
E aggiunge: “Vogliamo solo condividerlo con le persone, sai? E non vediamo l’ora di suonarlo dal vivo”
Quindi save the dates!
Per informazioni e biglietti vi rimandiamo ai siti di Sexto ‘Nplugged e dei Magazzini Generali
BALTHAZAR Sand Play It Again Sam
In quest’ultimo anno si è insinuato nelle nostre vite un nuovo rapporto con il tempo: nella durata in sé, nei momenti di ozio forzato, nelle terribili restrizioni in linea d’aria. Riempire questo spazio vuoto con la consapevolezza di quanto sfuggente e sottile sia questa nuova vita ci sta consumando lentamente. È proprio in questo leggero fluire, come nella sabbia evocata dal titolo, che si innesta il nuovo e molto atteso disco dei Balthazar. I leader della band, Jinte Deprez e MarteenDovoldeere, si sono temporaneamente divisi inseguendo progetti differenti. Quell’euforia si è allargata nell’espressione di un sound ancora più gonfio. C’è una sensualità profonda, nata anche dalla maggiore concentrazione nel pensare (a distanza!) i nuovi elementi del disco. Un imbarazzo che ben presto si è tramutato in consapevolezza, dove l’eleganza, a cavallo tra jazz, ballate struggenti e pop, può inseguire senza vergogna un falsetto vicino ai Bee Gees. C’è una grande attenzione per ogni piccolo scampolo di suono, per le voci, che si raddoppiano sue due ottave all’unisono e per la compattezza armonica, forse appena meno intensa rispetto al precedente Fever. Quanta classe, però, si spalma su questi undici nuovi brani. Restituiscono la voglia, nonostante tutto, di ascoltare un disco intero, con un suo filo conduttore e una bellezza che avvolge i sensi. MAGNETICA PRESENZA. Paolo Dordi