Io canto il corpo elettrico e abbraccio quelli che amo. 

Live at Museo Venturino Venturi Materiali Sonori

Tutto nasce da Majakovskij, dalle sua poesie e da un progetto di Arlo Bigazzi (bassista, producer e mentore della Materiali Sonori) e Chiara Cappelli, attrice, vocalist e fine dicitrice. A loro si aggiungono Mirio Cosottini (tromba e flicorno), Lorenzo Boscucci e Lorenzo Tommasini (synth ed electronics); propriamente la ‘Cellula  Majakovskij’. Poi ci sono le poesie di Walt Whitman e di Venturino Venturi (Voglio scolpire un fulmine), le atmosfere pischedeliche l’elettronica intensa, la tromba hasselliana, il basso che piacerebbe a Bill Laswell e altre piccole, grandi, meraviglie. Un reading che piace a chi ama la poesia, ma anche a chi ama le sonorità tipiche della Materiali Sonori o della Crammed Discs. Minimalismo, ambient, avanguardie, sperimentazione, per un opera davvero raffinata e mai convenzionale, dove il lirismo poetico si fonde con naturalezza con quello delle musiche. Un Bigazzi ispirato come non mai, preso dal sacro fuoco di composizioni dal tessuto complesso, che ben si addicono alla dizione elegante di Chiara Cappelli, in uno spettacolo che comprende visuals, ma che si completa con una graphic novel e un DVD. Poetiche visioni. Simone Bardazzi