ARAB STRAP Con Amore e Squallore
“Non me ne frega un cazzo del passato o dei giorni di gloria che ci siamo lasciati alle spalle”, canta Aidan Moffat nel verso di apertura di The Turning of Our Bones, la prima nuova canzone degli Arab Strap in 15 anni. E, allora, avendo l’opportunità di intervistare gli Arab Strap, una delle band più importanti della musica indipendente a cavallo tra gli anni 90 e i primi duemila, in occasione dell’uscita del loro nuovo album, As Days Get Dark, sembra d’obbligo cominciare a parlare del presente. Aidan Moffat e Malcolm Middleton sono nelle rispettive case e, puntualissimi, si connettono attraverso Zoom. L’immagine che lo schermo del pc mi restituisce è quella che, in qualche modo, mi aspettavo: il primo, barba lunghissima spruzzata di bianco e sguardo penetrante e ironico, il secondo con l’inconfondibile barbetta rossa e decisamente meno capelli di una volta, riservato, quasi timido, ma non per questo dalla risposta meno pronta o dallo sguardo meno acuto.
Su Rockerilla Marzo l’intervista di Francesco Amoroso
Ph Paul Savage