
Ani Di Franco: le foto di Roma
Ani Di Franco – Live @ Casa del Jazz Summertime, Roma
ph: © Stefano D’Offizi – 14 giugno 2025
Ani Di Franco alla Casa del Jazz: un’anima in levare sotto le stelle romane
Una Roma accaldata e placida ha accolto Ani Di Franco sabato 14 giugno 2025, in un angolo magico della città: la Casa del Jazz, dove la natura urbana si ritira e lascia spazio al suono puro. La musicista statunitense, armata della sua inconfondibile voce e di una chitarra che sembra parte del suo corpo, ha incantato un pubblico attento e partecipe con uno spettacolo che ha saputo essere politico e personale, senza mai forzare la mano.
L’atmosfera era quella di un ritrovo tra vecchi amici: niente barriere, niente artifici. Ani è salita sul palco con la consueta sobrietà, salutando quasi sottovoce, come chi non ha bisogno di presentazioni perché il suo linguaggio è la musica. La sua scaletta ha pescato a piene mani dal nuovo lavoro discografico – un disco complesso, stratificato, nato in un lungo arco temporale – ma ha saputo fondere passato e presente in modo naturale.
Ogni canzone è stata un piccolo rito: alcune più rabbiose, scagliate contro le ingiustizie con il consueto sarcasmo tagliente, altre più intime, quasi bisbigliate. Ani non ha mai ceduto alla tentazione dello spettacolo facile: ha preferito lasciare che fossero le parole e le corde a costruire l’architettura della serata.
In apertura, il duo Gracie and Rachel ha creato un incantesimo delicato: piano, archi e due voci che si rincorrevano come linee su un pentagramma invisibile. Un inizio che ha abbassato il battito cardiaco della platea, preparando il terreno a una serata dove a dominare non era l’ego, ma la comunione emotiva.
Il pubblico, seduto nel parco tra pini e ulivi, ha ascoltato in silenzio, rotto solo da applausi sinceri e qualche lacrima di commozione. Non c’è stato bisogno di scenografie, visual o effetti speciali: Ani Di Franco ha portato con sé qualcosa di molto più raro – l’urgenza dell’onestà, l’umiltà dell’esperienza.
La serata si è conclusa senza clamore, come era cominciata. Ma chi c’era sa di aver vissuto qualcosa di prezioso: un concerto che non ha cercato di impressionare, ma di toccare – e c’è riuscito, con grazia disarmante.
Opening Act: Gracie and Rachel