Top

AMANDA FERRY & MICHAEL TANNER

To Run The Easting Down | Awkward Formats

M-TannerChe Michael Tanner sia il Brian Eno del nostro tempo lo avevamo già capito. Quello che non riusciamo a capire è come faccia a sorprenderci a ogni sua uscita con un capolavoro sempre più intenso.

Lavorando con febbrile e instancabile devozione verso la sua amata Inghilterra rurale, partendo da un folk primordiale, lunare, condiviso, antropologicamente consapevole, che regali gemme a tiratura limitata a proprio nome, Plinth, The Cloisters o quant’altro poco importa.

Questo nuovo lavoro registrato in duo con Amanda Feery, giovane e talentuosa compositrice irlandese, tocca fondali profondissimi grazie a pattern vocali che rimandano alla raccolta spiritualità del John Cage di Litany for the Whal, verso un sincretismo linguistico di evocativa bellezza: una rapsodia notturna dalle mille voci sussurrate nelle quali strumenti strani come lo Strohviolin (strumento valacco a metà strada tra un corno e un violino) si insinuano rifrangendo armoniche arcane, stillando gocce di rugiada dal pianoforte, come rintocchi di campanili sepolti da incontenibili acque fluviali.

Tre brani di impressionante intelligenza e densa comunicativa emozionale.

Un album melanconico, di struggente bellezza. Un omaggio silvano e crepuscolare, un capolavoro straordinario che spaccherà il cuore degli ascoltatori sensibili alla poetica del suono.

Massimo Marchini

 

 

Condividi