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ALESSIO LEGA

Mare Nero | Autoproduzione

Nel suo “ritratto di un inferno bello mosso”, il cantore dei poveri diavoli avvince e trascina in secca le nostre anime lungo un filo di parole taglienti, riarse, accumulate come relitti su una spiaggia attraverso secoli di storia inquadrata dal basso fino a un presente che sanguina. La musica di Lega, intrisa di umori popolari, raschia sul fondo, monta e travolge col suo carico di sale, dando voce all’uomo in rivolta, dalla Valsusa a Gaza. In questo universo brulicante di vite invisibili prendono forma ritratti toccanti di sbandati e resistenti, matti e anarchici, sognatori e disperati, sorpresi tra una ruvida tenerezza e un0invettiva.

Alessandro Hellmann

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