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CONTEMPORANEA

Una visione sul lutto della ragione nel mondo della musica classica

Per essere sinceri, una lieve brezza, l’impercettibile zefiro di un cambiamento lo si avverte anche in provincia, non solo nelle grandi città. Forse il ricambio generazionale dei direttori artistici dei teatri e delle rassegne musicali; forse un ritorno, nell’eterno ciclo dei flussi e dei riflussi, di un certo interesse del pubblico per il nuovo, per la cultura lo si avverte.

Ma a parte questa impercettibile (per ora) variazione, le stagioni concertistiche, per non parlare di quelle operistiche dei teatri italiani, sono all’insegna della reiterazione più muffa della borghesia più conservatrice, sempre eguali a se stessi, ripetitivi, aridi di fantasia e di stimoli in un modo sconcertante..su Rockerilla n°418 Giugno ’15 l’articolo di Massimo Marchini.

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