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TUXEDOMOON

Milano | Black Hole | 10 giugno

È difficile limitarsi a una cronaca di un concerto ben riuscito, perché ricordo bene la prima volta che ascoltai i Tuxedomoon tramite un EP, Scream With a View, il loro secondo, nel 1979 con la perversa (Special Treatment For The) Family Man: la sensazione fu spaventosamente forte, simile a quando ascoltai Syd Barrett per la prima volta. Poi il loro epico, ipervisuale, decadente live al Teatro Municipale a Piacenza nel 1981, l’amicizia con Steven Brown e Blaine Reininger… Un piacere infinito sentirli riproporre il loro capolavoro, Half Mute, che segnò nel 1980 il loro ingresso trionfale alla corte dei Residents e della loro Ralph Records.

Ecco perché la cronaca è quanto mai epifanica, miracolosa e non biodegradabile facilmente.

La band in gran forma, Peter Principle, grande innovatore del basso new wave, un metronomo come sempre impassibile, cuore pulsante della band. Manca certo la voce e la mimica di Winston Tong ma sia Steven che soprattutto Blaine se ne fanno carico con gran classe. Dopo l’applauditissima esecuzione del loro albo d’esordio, ecco alcune chicche quali Jinx, Nervous Guy. Il pubblico, in delirio chiede e ottiene tre bis prima che la calda notte milanese ci inghiotta tutti: noi che abbiamo ascoltato e loro che di quella notte sono da sempre creature predilette.

Massimo Marchini

ph  Marco Sandrini

 

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