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TRUE WIDOW

Circumambulation

Relapse

 

Terzo disco del terzetto proveniente da Dallas, arrivato alla forma più concisa della loro arte di amalgamare slocore, post-rock e shoegaze, tre sfaccettature così palesi che se non le sentite da voi potete fidarvi della band stessa che ama etichettare il proprio stampo, chiamandolo “stonegaze”. Probabilmente il colpo di genio sta nell’avvicinare la parte più gotica dei My Bloody Valentine con gli Earth, così come la parte più romantica dei Boris all’emotività più scarna dei Low, reminescente di nevrosi che evocano Neil Young. è tutto molto scorrevole, insomma, anche troppo, le influenze sembrano soffocare le composizioni e lasciano perplessi. Disco piacevole, senza infamia e senza lode.

Gianpaolo Iacobone

 

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