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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

Eclettismo “inumano”

I TARM da oltre vent’anni ci consegnano canzoni perfette, in grado di raccontare il presente con grande naturalezza e forza d’impatto plurigenerazionale, pezzi che oltrepassano le distinzioni tra i generi (cantautorato, pop, rock…) e li riscrivono, attingendo negli ultimi anni anche al “folk di un’etnia immaginaria” e a spunti variegati che una curiosità sempre viva, tanto quanto l’amore per la musica suonata, scoperta, colta attorno a loro, li porta a notare e a sperimentare. Tutto ciò vale anche per il nuovo album della band, Inumani, anche questa volta una serie di canzoni ideali, come perline lucide, ricche di colori cosmopoliti; a raccoglierle in uno scrigno di legno conservano bene ritmi caldi, ironia, autoironia, riff dolceamari, leggerezza solo apparente (per certi versi i TARM non sono i nostri Pixies?), sonorità rock che hanno lo spessore della storia e la freschezza della voglia inesausta di rinnovarsi sempre, piccoli tesori pronti a rovesciarsi sempre vividi sui nostri giorni, a ogni ascoltosu Rockerilla 427 Marzo ’16 l’intervista di Ambrosia Jole Silvia Imbornone

TARM

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