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SPITZER

The Call

InFiné


I francesi Spitzer ce la mettono tutta, nella loro opera di debutto, per mettere assieme il sound ‘monumentale’ di Violator dei Depeche Mode e traghettarlo nel nuovo millennio. Purtroppo, vuoi la loro parziale estraneità alla forma canzone, la loro ostinata retromania e una scaletta di brani alquanto tediosi, il tentativo appare poco entusiasmante. Le tracce strumentali, infatti, sono di gran lunga migliori dei brani cantati in chiave gothic. Fra suggestioni colte da Trentemöller a passaggi morriconiani in salsa Sergio Leone, gli Spitzer non sono certo la cosa migliore arrivataci dai nostri cugini d’Oltralpe negli ultimi anni. Retromania canaglia ed elettronica goth d’Oltralpe.

Simone Bardazzi  

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