Top

SARA VELARDO Anteprima

Esce il primo estratto da “3”: Ubriachi di Dio della cantautrice calabra SARA VELARDO già vincitrice del premio “Musica Contro le Mafie” che ci racconta il suo punto di vista su un’altra tematica scottante, la chiesa e l’amore.

Qui in ANTPERIMA il video:


Ubriachi di Dio è una riflessione sulla spiritualità legata alla privazione di ogni legame affettivo terreno. I preti e le suore non sono anche loro esseri umani bisognosi d'amore? Amare ed essere amati da un'altra persona non potrebbe renderli più felici e quindi più vicini a Dio? L'amore verso un'altra persona esclude l'amore verso Dio? Penso ai preti che celebrano l'amore attraverso il sacramento del matrimonio ma passano la loro vita domestica in solitudine. Per quanto sia forte il potere della preghiera non posso pensare che non si sentano mai soli, che riescano ad annullare completamente il legame col proprio corpo. Abbiamo deciso di non raccontare la storia attraverso il video, dal momento che il testo è abbastanza chiaro, e di approfittare invece dell'uscita del singolo per presentare la mia nuova dimensione sonora, con Andrea Viti al basso e Fabio Zago alla batteria. L’apporto di un professionista come Andrea è stato fondamentale per il disco, la sua bravura e la sua esperienza è tutta da sentire e Fabio, che mi accompagna dal vivo ormai da qualche anno, è diventato un elemento insostituibile.

II video è stato realizzato da Giada Canu presso gli studi dell’etichetta Adesiva Discografica di Paolo Iafelice.

 

II video è stato realizzato da Giada Canu presso gli studi dell’etichetta Adesiva Discografica di Paolo Iafelice.

 

SARA VELARDO | 3 | Adesiva Discografica

Terzo album per la cantautrice di origini calabresi: la musica è qui un tappeto essenziale, ora sanguigno (con esplosioni viscerali che scorrono come un magma con la sua voce calda, dalle sfumature scure), ora più languido, rallentato, estatico e pensoso tra chitarre liquide e bassi liquorosi. Essa è sempre veicolo ideale per i testi, davvero ispirati e credibili, che non restano mai in superficie e parlano dei sensi di colpa delle vittime di violenza, di castità forzata, di passione, necessità e mancanze, populismi e chiusure pregiudiziali contro l’immigrazione, dell’apatia inutile di chi si sa solo lamentarsi e poi continua ad affidarsi alla protezione del potente di turno, ecc. Intensità intatta, profonda, da lodi.

Ambrosia J.S. Imbornone

Condividi