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Red Fang

Londra | 27 Settembre | Koko 

Dall’Underworld alla Brixton Academy e, finalmente, in questa occasione al Koko: dall’inizio della loro carriera musicale nel 2005 gli americani Red Fang continuano a invadere la capitale con i loro tour indimenticabili, portandosi a casa immancabilmente il trofeo di band live del momento. Il Koko, con la sua splendida atmosfera teatrale, si addice perfettamente al sound di questo squadrone rock n’sludge, in particolare a quello del loro prossimo album, Only Ghosts in uscita il 14 Ottobre. La serata parte alla grande con gli inglesi di Wolverhampton God Damn: il trio si lancia in un rock anni settanta dal sapore agrodolce, ricco di attacchi di drumming eseguiti da un infervorato Ash Weaver. La reputazione di Thom Edwards & co è visibilmente ottima, la venue è quasi piena a conferma che sono in molti a non volersi perdere il loro concerto, decisamente un traguardo ambito per un gruppo di apertura di un live ad inizio settimana. Dopo questo inizio sfavillante le temperature salgono ulteriormente con gli attesissimi Torche, connazionali degli headliner. Il loro sound è ricco di sfumature calde e sensuali profondamente sludge che vengono interrotte da cambi di rotta improvvisi, grazie soprattutto all’eccezionale lavoro di basso di Jonathan Nuñez che non molla la presa per tutta la durata del set. Gli assalti vocali da parte del frontman Steve Brooks sono comunque la colonna portante del sound di questa band che dal 2004 continua a sfornare successi sia live che su album (l’ultimo, Restarter è uscito l’anno scorso).

Il pubblico del Koko è pronto per dare il benvenuto ai Red Fang: il frontman Aaron Beam prende subito possesso del set con i suoi assalti di basso, lanciando una sequenza di classici che invadono il pubblico di colate laviche sludge e riff stellari, scagliati con veemenza e perfezione assoluta dai chitarristi David Sullivan e Bryan Giles. Brani come Malverde e Dirt Wizard scatenano l’entusiasmo collettivo, grazie anche alle raffiche di luci che rendono l’atmosfera elettrizzante. La versione di Cut It Short, traccia portante del nuovo album, è irresistibile, tra i presenti sono in pochi a resistere la tentazone di lasciarci andare ai ritmi caldi e travolgenti di questa traccia destinata a far conquistare a Only Ghosts gli allori, e il concerto si trasforma in una grande festa, proprio come vuole la tradizione Red Fang.

Fabiola Santini

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