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PRIMORDIAL

Londra | O2 Academy Islington | 7 Febbraio

Dopo un inizio al limite del disastroso degli svedesi Portrait, spetta agli inglesi Winterfylleth il compito di smuovere le acque. Il gruppo originario di Manchester, in tour a supporto del quarto album, The Divination Of Antiquity, vanta di un seguito in costante crescita, soprattutto a Londra. Con l’arrivo sul palco di Chris Naughton & co il pubblico va in totale escandescenza e sulle prime note di Abbots Bromley Horn Dance e The Ghost Of Heritage è chiaro che la serata appartenga a loro: i campioni del black metal inglese. Dal debutto nel 2008 i Winterfylleth plasmano un sound originale: vocalizzi taglienti e riffing dissonanti di Naughton che si intrecciano alla perfezione con il tappeto sonoro catacombale di batteria e basso di Simon Lucas e Nick Wallwork. I Winterfylleth confermano ancora una volta di essere un monolite mastodontico, difficile da smuovere. Con una splendida versione di Defending The Realm in chiusura confermano di essere pronti per la loro prima prova live in assoluto in Norvegia, in occasione del noto festival Blastfest (http://blastfest.no). “We are Primordial……!! We are from the Republic Of Ireland!” È arrivato il momento degli headliner: l’arrivo sul palco del frontman Alan Averill è subito seguito dalle note di Where Greater Men Have Fallen. L’atmosfera appare appesantita, nonostante Averill si presenti al pubblico con la sua consueta attitudine di frontman lo show non parte con l’abituale fuoco nelle vene. Manca qualcosa: la struttura dominante delle parti chitarristiche sembra emergere in Autumn’s Ablaze e As Rome Burns per poi affievolirsi di nuovo nel corso del set. Empire Falls in chiusura lascia comunque un buon ricordo e Averill dal vivo non manca mai di sorprendere anche se, senza dubbio, hanno fatto di meglio in passato!

Fabiola Santini

ph Fabiola Santini

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