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PONY PONY RUN RUN

Pony Pony Run Run

Wagram


In Francia la scena synthpop si concentra nell’area di Nantes; tra i suoi esponenti ci sono i Pony Pony Run Run. Dopo un debutto particolarmente fortunato nel 2009, grazie al singolo Hey You, che li portò a diventare la band di apertura per le date francesi di grandi nomi del pop come Calvin Harris e Katy Perry, è la volta del secondo album. La formula è quella tipica del synthpop d’oltralpe: voci suadenti, tastiera delicatamente protagonista, batteria elettronica, effetti ovattati, melodie semplici ma ripetute all’infinito, simili al sound di Howard Jones, Pet Shop Boys e Frankie Goes To Hollywood, ma anche ai ‘moderni’ Hurts. Pony Pony Run Run è un disco molto piacevole; si parte con Just A Song, che a dispetto del titolo è una canzone che resta attaccata alla memoria, seguita da Time To Reveal, che alla linea di basso simile a Cherish di Madonna unisce una linea vocale vagamente surf. Bellissime la coinvolgente Come Back To Me, la più che anni ‘80 Everywhere I Go, ma anche Don’t Stop, Far Away e Eternally. Non manca la ballad, Sorry, che mi ricorda vagamente With Or Without You degli U2. Qualcuno a questo punto insinuerà che non sono originali, che i loro pezzi lasciano un senso di déjà-vu. Lasciamoli parlare, il basso numero di artisti italiani con un suono proponibile a livello internazionale li smentisce comunque.

Magari avessimo anche noi dei Pony Pony Run Run.

Ianira De Ninno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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