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Oranssi Pazuzu

Perenne Odissea nello Spazio

Gli eclettici finlandesi Oranssi Pazuzu, tra i dominatori delle playlist europee di metal colto del 2011 con il loro sensazionale debutto su Spinefarm, Kosmonument, saranno tra i protagonisti più attesi della XVII edizione del prestigioso Roadburn festival. Nell’attesa di potermi godere una delle loro rare esibizioni, non resisto alla tentazione di fare alcune domandine allo psiconauta Jun-His, voce e chitarra, ed all’arguto bassista Ontto.

Il vostro sound è intensamente psichedelico, ricco di spunti progressivi di matrice kraut rock ma è al contempo intriso di black metal: cosa posso aspettarmi dalla vostra performance e quali emozioni provate sul palco?
Jun-His: La sensazione è quella di un rallentamento temporale, e se lo show risulta di buon livello significa che siamo riusciti a trasferire le nostre emozioni più forti al pubblico. Ci saranno parecchie improvvisazioni e jamming, strumenti utilissimi per mantenere la freschezza creativa all’interno del gruppo ed un alto livello d’intensità nelle situazioni live.
Ontto: Dal vivo cerchiamo di entrare in una  sorta di trance dove non c’è spazio per l’aspetto puramente tecnico, bensì si vive la musica attimo per attimo, lasciando che la mente si perda nel vuoto ed i pensieri si azzerino. Questa è la sfera utopica dell’atto di suonare dal vivo, poi spesso subentrano fattori che ti distraggono, ma se la cosa funziona, è una sensazione meravigliosa

Su Rockerilla di Maggio l’intervista completa di Mystery Flame

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