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OBITUARY Live a Londra

+ M-PIRE OF EVIL  |DUST BOLT | ROTTING REPUGNANCY

Londra | The Electric Ballroom | 01.02.15

Il concerto di chiusura della prima parte del tour europeo da headliner della mitica formazione death metal americana Obituary si poteva tenere solo nella capitale. La notizia, divulgata all’ultimo minuto da Old Empire sul cambio di venue, non è stata proprio una sorpresa. La reazione collettiva dei fans londinesi ha fatto si che lo show si spostasse dall’Underworld all’Electric Ballroom, locale molto più capiente della nota tana di Camden. Un meritato traguardo quello degli Obituary che già con le prime apparizioni live l’anno scorso (leggi Brutal Assault) hanno dimostrata di avere tutta l’energia e la compatibilità con il pubblico degli esordi. Il pacchetto, con band scelte personalmente dagli headliner, ha contribuito al successo della serata. A parte gli inglesi Rotting Repugnancy, che non sembrano capaci di innestare la marcia di partenza e che quindi passano inosservati, la scaletta offre una parata decisamente ammirevole. Per i giovanissimi Dust Bolt questa è un occasione da ricordare: Ia formazione teutonica festeggia in questa occasione una tappa importante della promettente carriera, il loro primo concerto nel Regno Unito. Con i Dust Bolt, band di punta della Napalm Records siamo in territorio trash tipicamente old-school dove abbondano vocalizzi high pitch che ricordano un Joe Belladonna agli esordi. Il frontman e chitarrista Benny B si dimostra all’altezza di un pubblico composto per lo più di veterani. L’esecuzione del loro cavallo di battaglia Living A Lie tratto all’ultimo album Awake The Riot uscito in maggio dell’anno scorso, li cementa a pieni voti tra le band da seguire live in futuro. Il gruppo che segue merita rispetto: dalle ceneri dei leggendari Venom riemerge il chitarrista Mantas con il suo progetto M-Pire Of Evil. Vederlo sul palco è sensazionale, sembra che il tempo si sia fermato, soprattutto quando alla sua intro di Black Metal (“sembra che questa sia la canzone che nel 1982 cambiò il significato della musica” dichiara Mantas prima di lanciare questa mitica traccia in pasto ai leoni affamati) la folla esplode. Riff acidi sparati a mitraglia alternati a raffiche di sound sporchi e ribassati definiscono un set indimenticabile: Mantas & Co sono visibilmente pronti per la prossima tappa londinese, il Titan Fest (https://www.facebook.com/events/1534166913535814/) che si terrà nella capitale sabato 30 maggio. Ed è arrivato il momento degli headliner: dalle prime note della bombastica Century Of Lies, traccia particolarmente rappresentativa di Inked In Blood, i riff solidi e rocciosi di Trevor Perez confermano che ci sono pochi termini di paragonie in giro. Con gli Obituary ci si rende conto di avere di fronte una delle band pilastro della scena death metal mondiale. Dal loro esordio nel lontano 1989 con lo splendido Slowly We Rot, che riportano in vita live questa sera con una versione di Bloodsoaked particolarmente ricca del loro tradizionale groove, gli Obituary non hanno mai deluso. Il loro sound non è solo brutalità e marciume: Back To One e Dead Silence sono un esempio dell’intramontabile stile ringhiante del frontman John Tardy che dimostra di essere in perfetta forma. Come ci poteva concludere un set che definire indimenticabile è dire poco? Ovviamente con Slowly We Rot, lanciata al pubblico con la tradizionale musicalità perversa che cattura. Il coprifuoco obbligatorio è purtroppo arrivato troppo in fretta. “Presto verrà annunciato un altro tour in Europa e in Sud America.” Dichiara Donald Tardy, batterista della band. “Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo raggiunto con Inked In Blood, un album che vogliamo portare live in tutto il mondo. Questo è solo l’inizio”:

Fabiola Santini

PH: Fabiola Santini

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