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NICK CAVE & THE BAD SEEDS

Aver a che confrontarsi con se stessi è, nell’immaginario collettivo, la sfida dei giganti, un dramma dispiegato nella qualità autoriale, nell’indiscettabile grana artistica, cui nulla che ecceda la rassicurante abitudine l’ingeneroso fruitore vorrà concedere. Se poi la carriera è quella di Nick Cave vate di un romanticismo gotico, crudo e intransigente, nell’intrico coi Bad Seeds, il peso specifico del passato pone un termine inalienabile all’ascolto. L’ultimo Cave, in tal senso, impone meraviglia e stupore…

Su Rockerilla di Febbraio la recensione completa di Gioele Valenti.

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