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Lamb

 

Auditorium Parco della Musica

Roma, 20 novembre 2011

“There’s no place like Rome” scrivono i Lamb sulla scaletta del concerto che tengono all’Auditorium Parco della Musica, dove tornano a pochi mesi dal loro live del Meet In Town e mettono subito in chiaro che non sarà un concerto come gli altri, in una città che per loro è speciale.

Infatti rompono immediatamente il protocollo della sala Sinopoli invitando il pubblico ad alzarsi dalle sedie e venire a ballare e a cantare davanti al palco sulle note di Another Language, pezzo con cui aprono (tratto da 5, il disco frutto della reunion).

Al ritmo di bassi e batteria che scuotono i pregiati legni della sala, vibrano anche gli spettatori che si godono i nuovi bellissimi pezzi ed i capolavori dei primi due dischi, da Little things a Gorecki a Gabriel. A questo proposito temevamo il famigerato effetto 3 metri sopra il cielo, perché questa canzone venne usata nel film tratto dal bestseller di Moccia e temiamo orde di teenager innamoratisi su queste note: beh l’effetto c’è, ma il pubblico è ben dosato tra Mocciani e fan della prima ora del trip-hop come noi, per cui sentire quell”I can flyyyyyyy” mette ancora i brividi come la prima volta.

Ignara (forse) dei lucchetti di Ponte Milvio e amenità simili una Lou Rhodes sexy più che mai incanta il pubblico ricordando a tutti di essere l’alter ego sensuale e casinara di Beth Gibbons, dando vita assieme ad un indiavolato Andy Barlow a un concerto strepitoso che contrasta quanti pensano che i concerti di musica elettronica non possano essere coinvolgenti.

Complici i bei video che vengono proiettati alle spalle della band, che si avvale anche del contrabassista Jon Thorne, il concerto procede tra la Rhodes che imbraccia la chitarra e Barlow che suona le percussioni a un centimetro dal pubblico facendo temere addirittura lo stage diving nel “Sacro Auditorium” e si conclude con una Trans fatty acid che quasi fa crollare le pareti per quanto risuonano. Grazie Lamb, la vostra Roma vi aspetta per il prossimo concerto.

testo e ph Roberto Esposti

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