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JOE PATTI’S EXPERIMENTAL GROUP

Piacenza | Teatro Politeama | 29-10-2014

Il fausto ritorno all’elettronica di ricerca restituisce il Franco Battiato che ci ammaliò da ragazzi e che ha rappresentato, durante tutta la sua lunga carriera, non solo una delle voci più originali e creative del panorama musicale nostrano ma soprattutto una delle più intelligenti. Battiato ha presentato, in trio con l’alchemico Pino “Pinaxa” Pischetola e il pianista Carlo Guaitoli, il suo ultimo album nella prima parte del concerto.

Elettronica densa di storia, dai Kraftwerk ai Tangerine Dream e ai primi album di Battiato, quella micidiale sequenza di “Fetus”, “Pollution”, “Sulle Corde di Aries” e “Clic” che ha segnato uno dei vertici espressivi dell’avanguardia prog in Italia e non solo. Ma anche una ben profonda consapevolezza dell’elettronica moderna, dai Massive Attack al dub più contemporaneo. Emerge una profonda fase di trasformazione di Battiato, una rinnovata urgenza creativa. Nella seconda parte, ha presentato una rassegna minimalista delle sue canzoni più toccanti, “La Cura”, “E ti vengo a cercare” perlopiù arrangiate per pianoforte e voce. Dopo parecchi bis, Franco chiude il generoso concerto con una tuonante, palpitante, micidiale versione di “Proprietà proibita” ripresa dall’omonimo brano (allora col titolo in spagnolo) contenuto in “Clic” e diventato celebre per essere stato per tanti anni una sigla TV. Grande, emozionante ritorno.

Massimo Marchini

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