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HOODED MENACE – DRAGGED INTO SUNLIGHT

Londra | The Dome | 8 Novembre

 

Con due headliner del calibro dei finlandesi Hooded Menace e degli inglesi Dragged Into Sunlight la riuscita a pieni voti di questo appuntamento dedicato al metal estremo era inevitabile. Se con gli Uncoffined, nonostante la voce cavernosa e il drumming rovinoso della batterista Kat Shevil non passino inosservati, il pubblico non sembra particolarmente coinvolto – vuoi per l’orario vuoi per il freddo che oggi colpisce la capitale e sembra demotivare anche i più coraggiosi – con i Decrepid le cose cambiano drasticamente. Le prime file iniziano a riempirsi dal momento in cui questo squadrone bellicoso, con tanto di cinture di pallottole appese intorno alla batteria, inizia un set che merita attenzione. La traccia Goats Blood conferma la bravura di una band nota tra i circuiti underground londinesi, il loro crushing di chitarre sveglia il pubblico a dovere, pronto a ricevere la prossima band. I The Wounded Kings, band di punta della Candlelight, sono sono degni di attenzione; George Birch, che ha recentemente sostituito il frontman Sharie Nayland, dimostra una marcata personalità che sul palco trova la sua espressione migliore. I vocalizzi ricordano il connazionale Aaron Stainthorpe nei passaggi più melodici e trascinati anche se si distinguono per definizione e timbro. Il loro ultimo album Consolamentum è stato accolto a braccia aperte dai fan in aumento, grazie al loro sound ricco di groove e di sezioni atmosferiche. Per la prima volta in assoluto, i londinesi danno il benvenuto ai greci Resurgency, da elogiare per il loro metal bombastico. Il pubblico risponde bene, soprattutto alla traccia Ending The Beginning tratta dal loro album False Enlightenment uscito nel 2012, super-fast resa ancora più minacciosa, coma una marcia all’inverosimile, da una cascata interminabile di luci rosse. Il frontman della della band John P, nonostante la magrezza impressionante, si dimostra all’altezza del sound potente e bellicoso. L’impazienza per l’arribo dei Dragged Into Sunlight distoglie comunque l’attenzione. Con il riconoscibile candelabro e il teschio piazzati al centro del palco l’atmosfera acquista la familiare sensazione catacombale di pericolo imminente che alimenta il fuoco di questa band unica. Incappucciati e al rallentatore, come se dovessero affrontare un’esecuzione, i membri si appostano sul palco dando le spalle al pubblico. Sulle prime note della maligna Boiled Angel tutti i presenti appaiono esterrefatti da tanta intensità. Volumi atroci, distorsioni laceranti, sprazzi di luci agghiaccianti lanciati nella totale oscurità rendono il loro set affascinanti nonostante si riesca a mala pena a intravvedere una qualsiasi forma umana. Da non perdere le prossime tre date in Italia: 17 Novembre (Bologna, Freakout Club), 18 Novembre (Folrì, Sidro CLub) e 20 Novembre (MIlano, Lo-Fi), È sempre un onore avere gli Hooded Menace a Londra, mancavano da troppo tempo. Il loro sound è un ibrido molto particolare di death e doom dilatati all’ennesima potenza. Incapucciati (hooded è la traduzione per l’appunto di incappucciati) come i predecessori ma più accessibili visualmente, i finlandesi prendono possesso del palco con la sicurezza di veterani. Con la traccia di apertura Fulfil The Curse la folla diventa incontrollabile, grazie ai loro ritmi veloci e incalzanti e un timbro vocale esagerato. Chitarre tese, assoli tirati a mille e dinamiche incessanti di tracce quali Effigies Of Evil e Crumbling Insanity rendono il loro set anche troppo scorrevole. Un evento imperdibile organizzato alla perfezione.

Fabiola Santini

Ph Fabiola Santini

dis-rilla-the-one-(1-of-1) Hoodedrilla-(1-of-1) resurgency-(1-of-1) the-wounded-kings-(1-of-1) Uncoffined2-(1-of-1) Decrepid-(1-of-1)

 

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