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GODBLESSCOMPUTERS

Bologna | TPO | 14 ottobre

Riparte da casa, Godblesscomputers. Dopo le due anteprime di Treviso (Home Festival) e Carpi (Human Festival), infatti, prende il via da Bologna, città adottiva di Lorenzo Nada, il tour di presentazione di Solchi, terzo lavoro in studio per il progetto solista del dj/producer italiano dal passato berlinese.

Per l’occasione Nada alza la posta e si presenta sul palco non più solo, ma in trio, accompagnato da Giulio Abatangelo (Klune) alla chitarra e al basso e l’ex-Mellow Mood Federico Mazzolo (Ioshi) alla batteria. Un’operazione che, per certi versi ricalca il recente esperimento con la band di Iosonouncane, visto (ed ascoltato, soprattutto) all’Arena Puccini lo scorso settembre. Tentativi, entrambi, di uscire, nella dimensione live, dalla solitudine del dj, donando corpo (nel vero senso della parola) e vibrazioni umane ad un sound spesso bello ma distante.

Tanto per rafforzare il concetto, durante la serata al trio si aggiungono anche numerosi ospiti, dal saxofonista Alberto Pagnin al producer e cantante Davide Shorty, fino al rapper Forelock che presta le sue rime all’insolito raggamuffin di Life on Fire.

Sul palco del TPO Nada è perfettamente a suo agio, come chi sa che non deve dimostrare nulla più di ciò che ha sempre fatto, complici un pubblico ormai affezionatissimo e la familiarità con la location. L’interazione con i musicisti, l’empatia tra l’uomo e la macchina, funziona alla perfezione, anche quando si esce dai “solchi” dell’ultimo album. Anzi, si fa più interessante proprio nei momenti in cui il trio rivisita (e in alcuni casi ricrea) il passato “solitario” di Godblesscomputers.

Il momento più intimo è riservato al finale, quando Lorenzo ritorna da solo sul palco per il bis e indossa nuovamente i panni del dj solitario, in compagnia delle sole “macchine”. Gli strumenti non ci sono più, eppure le loro vibrazioni sembrano ancora risuonare nell’aria, accompagnando la musica fino all’ultima nota.

Daniele Follero

 

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