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GEMMA RAY

Island Fire

Bronzerat

Folkpop ma anche spector-sound ma anche sunshinepop! Non la nuova Amy Winehouse, semmai la nuova musa di un David Lynch che non dovrebbe attendere troppo per farla sua, possederla in qualche nuovo lungometraggio e costruirci attorno il suo folle universo femminile. Ritornelli accattivanti, seriosi rispetto alla Lily “sbarazzina” Allen, di un altro livello autoriale artistico concettuale. Un album che farà parlare molto negli anni a venire, o perlomeno agiterà l’ascoltatore attento, ricercatore di classicità e femminilità molto 70s. Pop barocco, pop-beatlesiano, pop Calexico. Gemma Ray è la classica “perla” che racchiude in sé un mondo musicale quasi perduto, si posiziona nei cuori degli “adulti” e ricorda cosa significa fare musica.

 Matteo Chamey

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