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Gattamolesta

 

Una musica…vivacemente animale


Come entrare in un vortice. La musica dei Gattamolesta è un insieme di generi buoni per muoversi sotto un palco, ma è anche benzina per zigzagare fra allegria e malinconia. Nel nuovo album Vecchio Mondo le fascinazioni sono tante e il frontman istrionico Andrea Gatta prova a descriverle, perché andare oltre le apparenze è importante.

Capossela, Waits, Bandabardò, Modena City Ramblers: sono tanti i nomi a cui vi avvicinano. Certi accostamenti vi irritano, vi esaltano o cosa?
Certamente ci lusingano, infatti quelli appena citati sono tutti artisti che, per un verso o l’altro, stimiamo e, con alcuni di loro, abbiamo perfino condiviso palchi e serate. Comunque non ci stupiscono i paragoni, è normale che se ne facciano, sembra se ne abbia bisogno per farsi capire meglio dal lettore, così da catalogare immediatamente l’artista emergente. Il problema è quando questa diviene una prassi di mestiere che penalizza magari le caratteristiche originali di chi viene recensito. In altre parole è sempre la via più facile e anche superficiale.
Il titolo del nuovo album da cosa nasce?

Su Rockerilla di Luglio/Agosto l’intervista di Francesco Casuscelli

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