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Firenze di nuovo post-punk

Gli anni 80 new wave e post punk hanno avuto Firenze come epicentro di quel sound, con Litfiba e Diaframma che sono ancora venerati come menti oscure fondamentali per l’underground italiano di lì a venire. Ora, dalla stessa città di Pelù e soci, i più accreditati promotori di una proposta oscura e viscerale, che sposa Swans, Woven Hand e The Birthday Party, sono i Bad Apple Sons. Quattro anni orsono esordirono con uno splendido album che non ottenne la meritata attenzione, ma ora il gruppo ritorna con il nuovo capitolo My Dear My Fear, un disco dai brani sempre graffianti e ossessivi e che abbandonano definitivamente una vena sperimentale, presente nel primo, a favore di composizioni leggermente più melodiche ma sempre devastanti. 

Vederli dal vivo poi è un’autentica esperienza catartica che inebria e intriga proprio per l’accattivante intreccio tra linee di basso penetranti, chitarre fragorose e dalle linee ficcanti, batteria sempre incisiva e un cantato in bilico tra urla isteriche e passaggi più tesi.
Di questa nuova avventura abbiamo parlato con il quartetto (Clemente Biancalani, David Matteini, Andrea Cuccaro, Andrea Ligia) che ha sciolto qualsiasi dubbio e curiosità anche sulla prolungata assenza dalle scene… su Rockerilla Maggio l’intervista completa.

Bad_Apple_Sons

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